Azzate, è morto Nicola Varalli. La Lega lo piange: «Perdiamo un riferimento»

Nicola Varalli

AZZATE – E’ morto Nicola Varalli: Azzate e la Lega lo piangono. La notizia è girata nelle prime ore di questa mattina, domenica 11 febbraio, e ha lasciato tutti sgomenti. Architetto, uomo amante della cultura, leghista, federalista e indipendentista convinto, un po’ burbero ma buono nell’animo e nell’azione politica e sociale che ha condotto anche nella comunità azzatese. Aveva 59 anni e lascia 3 figli.

Varalli e la politica lontano dai riflettori

E’ stato anche candidato sindaco Nicola Varalli, «ma perché l’ha chiesto il partito», raccontano i leghisti che con lui hanno fatto un bel pezzo di strada. A lungo pilastro della sezione Valbossa del Carroccio, Nicola Varalli ha sempre vissuto il suo impegno politico spinto dalla forze delle idee e dalla convinzione federalista e indipendentista. Lui, con alcuni amici, era a Barcellona a fare da scudo umano ai seggi quando il primo ottobre del 2017 in Catalonia si votava per l’indipendenza. Tanti leghisti avevano scelto di tifare da casa, lui, in silenzio scelse, anche in quel caso, l’impegno concreto.

Sarebbe stato un infarto a portarlo via questa notte nella sua abitazione. Nicola Varalli per un periodo della sua vita aveva trovato in Svizzera il suo buen retiro, e anche, racconta chi non ha mai perso i contatti, ha avuto modo di farsi apprezzare e di inserirsi nel contesto socio culturale.

Il ricordo toccante è di Emanuele Monti, consigliere regionale e tra i leghisti di lungo corso della Valbossa: «Siamo tutto distrutti da questi notizia – dice – Una persona meravigliosa. Sempre presente, silenzioso, tanto che si sa poco delle tante cose che ha fatto per il partito, per il gruppo e per il suo paese. Perdiamo una persona importante con il suo modo gentile e rispettoso di fare le cose e di voler essere sempre tre passi indietro per non apparire. Ciao Nicola».

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