Barriere architettoniche a Villa Tovaglieri, la candidata M5S non può entrare

BUSTO ARSIZIO – La sede comunale dell’evento elettorale del centrosinistra è off limits per le carrozzine, così Anna Cortese, candidata del Movimento 5 Stelle alle amministrative di Busto, deve fare marcia indietro e tornarsene, con grande amarezza, a casa sua. È successo ieri sera, 30 settembre, a villa Tovaglieri, dove la candidata sulla sedia a rotelle avrebbe voluto accomodarsi tra il pubblico dell’incontro dedicato alla sanità territoriale, alla presenza del candidato sindaco Maurizio Maggioni e dei consiglieri regionali Samuele Astuti e Marco Fumagalli. Quando è arrivata nello stabile comunale di via Volta, però, i gradini ad ogni ingresso della Villa si sono rivelati degli ostacoli insormontabili.

Candidata in carrozzina

Nessuna possibilità di entrare: sul fronte e sul retro della sala conferenze ci sono delle vere e proprie scalinate, mentre l’ingresso di servizio laterale ha meno gradini, ma comunque impossibili da “scalare” per Anna Cortese, che da due anni è costretta su una sedia a rotelle. Dopo aver “circumnavigato” l’intera Villa di via Volta in cerca di una soluzione alternativa, accompagnata dal capogruppo uscente dei pentastellati, Luigi Genoni, la donna non ha potuto fare altro che tornarsene a casa, per guardare l’evento in diretta streaming.

Il precedente

Anna Cortese da cinque anni è disabile e da due va in giro in carrozzina dopo un incidente: «Da allora mi sono resa conto delle difficoltà che può avere un disabile o anche una mamma con il passeggino – aveva raccontato all’evento di presentazione della lista dei 5 Stelle – buche, assenza di scivoli sui marciapiedi e all’ingresso dei negozi, soprattutto in centro. Busto per i disabili fa ben poco». Mai avrebbe immaginato però, una volta candidata, di non poter nemmeno partecipare ad una manifestazione della sua stessa campagna elettorale. «Ero stata qui cinque anni fa, per una pratica di reintegro al lavoro – ricorda Anna – camminavo con l’ausilio di un deambulatore e mi dovettero accompagnare su e giù a braccia per via dei gradini della Villa. Non pensavo che in tutti questi anni non fosse stato fatto nulla».

Presente e futuro

Il pentastellato Luigi Genoni è ancor più esplicito: «L’amministrazione e i suoi candidati, come Isabella Tovaglieri, si vantano per quello che definiscono “mini-Pnrr” da 70 milioni di soldi incassati dai bandi. Non si capisce come sia possibile, con tutte queste risorse a disposizione, prevedere almeno uno scivolo per consentire l’eliminazione delle barriere architettoniche per l’acccesso ad uno spazio pubblico come la villa Tovaglieri». Oltretutto è una delle location che il Comune mette a disposizione di liste e candidati. «Ma la barriera architettonica più assurda – aggiungono Genoni e Cortese – sono le fioriere che sbarrano il marciapiede davanti al comune e al cui obbrobrio si è rimediato con un mini-scivolo», proprio di fronte al portone di Palazzo Gilardoni. Ma «è l’amministrazione che non ha riguardo per i disabili. Pensiamo alla stessa anagrafe che ha i gradini davanti all’ingresso di via Fratelli d’Italia» .

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