La rabbia e l’orgoglio. Il bilancio sportivo di Alberto Mazzetti va oltre le polemiche

Basket Busto Alberto Mazzetti
Alberto Mazzetti, coach della AB Oil&Gas Busto

BUSTO ARSIZIOCoach Alberto Mazzetti accantona per un attimo l’enorme delusione della cessione del titolo sportivo dal Basket Busto alla Juve Caserta Academy. Si rimette la “tuta da lavoro”, da uomo di palestra qual è, e va oltre i fiumi di parole che, inevitabilmente, sono fluiti in questi giorni. “Dico la verità, mi dispiaceva dover congedare la stagione solo tra diatribe e polemiche. Sono una persona di sport e volevo stilare un bilancio di questi 10 mesi, anche per onorare il lavoro dei giocatori, dello staff tecnico, dei dirigenti e di tutte le persone che ci sono state vicine. L’epilogo porta purtroppo enorme amarezza, ma sarebbe sciocco mandare frettolosamente in archivio lo straordinario risultato che, con merito, abbiamo conquistato sul campo. E questo non ce lo toglierà mai nessuno”.

Cosa resterà di questa stagione

Resta la gratitudine verso le persone che, sin dal mese di agosto, ho scelto per una per vivere insieme una straordinaria avventura sportiva e umana: i giocatori, lo staff tecnico e medico e i dirigenti a supporto della squadra. Cammin facendo ci siamo rinforzati con due grandi giocatori come Matteo Beretta e Gianluca Tredici e abbiamo così completato un ottimo roster. Resta anche la consapevolezza che il lavoro, se ben fatto, paga sempre.

Un grande gruppo, una grande squadra

Un’altra componente decisiva per il nostro successo è stata la qualità umana del gruppo. Un allenatore a me caro dice sempre che i campionati si vincono a luglio e a gennaio. Nel nostro caso è stato assolutamente così. Abbiamo deciso di scegliere giocatori di qualità, che avevano “fame mentale” e voglia di riscatto rispetto a stagioni negative da cui provenivano. L’unione dello spogliatoio ci ha permesso di accogliere e di inserire senza traumi Beretta e Tredici che, inevitabilmente, hanno sottratto minuti di gioco ai compagni, perchè sono arrivati a Busto per essere protagonisti.

La C Gold lombarda

Era la prima volta che allenavo in serie C Gold e quindi confesso che ho dovuto imparare tutto in fretta. Ho trovato un campionato di buona qualità, di livello tecnico nettamente più alto rispetto agli anni scorsi. Merito della qualità dei giocatori e, ancora di più, degli allenatori che ho incontrato lungo tutto il percorso. Motivo in più per essere orgogliosi della vittoria sul campo della mia squadra.

La fotografia della stagione

Una fotografia della stagione? Scelgo senz’altro due istantanee. La prima è la vittoria sul campo dell’Olimpia Lumezzane: una partita perfetta contro una squadra fortissima, che è arrivata fino in fondo. La seconda è più scontata: la rimonta di gara-2 di finale sul campo di Pizzighettone, quando, sul -17 e con sulle spalle una sconfitta all’esordio, sembravamo oramai spacciati. Invece è emersa ancora una volta la forza morale della squadra che, semplicemente, si è rifiutata di perdere, facendo un’autentica impresa contro una squadra super e su un campo bollente.

La rabbia e l’orgoglio: abbiamo lottato tutti insieme per Busto Arsizio

Quando sono stato chiamato a Busto Arsizio i dirigenti mi hanno chiesto di fare la differenza. Non so se ci sono riuscito, ma mi sono sentito realmente accolto e importante dal punto di vista emotivo e sportivo. Quando si fanno i bilanci si devono anche fare i ringraziamenti. Io voglio dare il giusto premio sportivo ai giocatori, allo staff tecnico, ai dirigenti della prima squadra, ai tifosi e a tutte quelle persone che ci hanno sostenuto, anche in trasferta, prendendo la propria macchina e macinando chilometri per starci vicino. Questo mio pensiero non voglio che venga sporcato dalla rabbia degli ultimi giorni e dall’amarezza per l’esito. Nella mia squadra c’erano tanti ragazzi di provenienze geografiche diverse, che neanche sapevano dov’era la città. Eppure tutti insieme abbiamo lottato per Busto Arsizio. Deve prevalere l’orgoglio di quanto abbiamo fatto sul campo e le fortissime emozioni che abbiamo vissuto. Personalmente mi prendo i prossimi giorni di vacanza per staccare la spina dopo giorni di lotta sul campo e fuori, per varie problematiche. Mi voglio fermare un attimo per riflettere e per capire quale sia la situazione migliore da cui ripartire nella prossima stagione.

Basket Busto Alberto Mazzetti – MALPENSA24