Basta furti, i cittadini si organizzano: presto a Borsano il controllo del vicinato

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BUSTO ARSIZIO – Controllo del vicinato, Borsano è pronta a raccogliere la sfida. Diversi i cittadini che hanno lasciato il loro nominativo per poter avviare l’esperimento della sicurezza partecipata dai cittadini, già presente con quattro gruppi a Busto (Redentore, Madonna Regina, via Genova ai Santi Apostoli e via dell’Usignolo). «Dove è stato adottato, si registrano mediamente il 70% di furti e atti vandalici in meno» assicura Walter Valsecchi, promotore dell’associazione Controllo del Vicinato (Acdv), che coordina l’istituzione dei gruppi di cittadini. Per ogni zona (solitamente si parla di vie) il sistema funziona e viene attivato quando aderisce almeno un 60-70% di famiglie residenti.

Autoconvocazione

Dopo l’ondata di episodi che hanno messo in allarme la popolazione, tanto da sollecitare la convocazione di un’assemblea spontanea con l’assessore alla sicurezza Max Rogora e la nascita di un comitato spontaneo di cittadini (riunito sotto la sigla “Insieme per Borsano” da Emanuele Fiore), ieri sera, giovedì 23 gennaio la sala al primo piano della Casa della Salute “Giuseppina Cattaneo” era troppo piccola per poter accogliere tutti i cittadini borsanesi venuti ad ascoltare le parole dell’assessore alla sicurezza, accompagnato stavolta dal sindaco Antonelli, dal comandante della polizia locale Claudio Vegetti e dal responsabile dell’associazione Controllo del Vicinato Walter Valsecchi. In sala c’erano anche l’assessore allo sport Laura Rogora, il consigliere comunale borsanese Orazio Tallarida e l’ex assessore Mario Cislaghi. Proprio poche ore prima, un altro episodio choc, con una borsa rubata in men che non si dica rompendo il finestrino di un’auto parcheggiata in via della Ricordanza, pieno centro del quartiere, aveva fatto alzare le antenne una volta di più sull’emergenza.

«Maggior controllo del quartiere»

controllo vicinato borsano«A seguito dei numerosi furti che stanno colpendo il quartiere di Borsano abbiamo organizzato un incontro con i cittadini al fine di proporre l’introduzione del “controllo del vicinato”, un sistema che già in altri quartieri ha prodotto risultati eccellenti – spiega il sindaco Emanuele Antonelli – dare un servizio aggiuntivo a quello che già svolgono in maniera egregia le nostre forze dell’ordine potrebbe essere la soluzione migliore per avere un maggior controllo del quartiere e per rendere più difficile la vita di chiunque pensi di farla sempre franca. Grazie a tutti per la fattiva collaborazione». Il primo cittadino ha dato ai borsanesi l’appuntamento per la serata del 6 febbraio, quando al teatro Aurora della parrocchia di Borsano si ripeterà la periodica assemblea di fronte al quartiere, con la giunta al gran completo che si sottoporrà alle domande dei cittadini.

Borsano risponde

La risposta dei borsanesi dimostra che l’emergenza sicurezza è sentita e fonte di preoccupazione, ma anche che la popolazione è pronta a mettersi in gioco con il controllo del vicinato, dopo un paio di tentativi in passato che non erano andati a buon fine. Al termine  dell’incontro Acdv e Polizia locale hanno iniziato a raccogliere i nominativi dei cittadini disponibili in prima persona a costituire i gruppi per la sicurezza residenziale. «Non sono ronde» ha chiarito Valsecchi, ma cittadini attenti e organizzati che osservano e contattano le forze dell’ordine quando serve, tenendosi in contatto tramite gruppi whatsapp. “Spioni” li ha definiti l’assessore alla sicurezza Max Rogora. Il comandante e l’assessore hanno anche ribadito l’invito a «segnalare problemi e sospetti chiamando il 112» e ricordando che «in caso di necessità la polizia locale c’è». Nel corso della serata sono state raccolte altre richieste, come quella di «nuove telecamere di videosorveglianza al parcheggio del cimitero», avanzata dal portavoce del comitato ecologico Adriano Landoni, ma anche l’esasperazione dei cittadini nei confronti della presenza dei nomadi e dei circhi.

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