Battute e polemiche a Legnano dopo il Consiglio comunale sul dirigente revocato

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LEGNANO – Strascichi polemici dopo l’animato Consiglio comunale di martedì 29 dicembre a Legnano. Ad agitare le acque della politica locale è sempre la vicenda della precipitosa marcia indietro del sindaco sulla nomina del nuovo responsabile del settore delle Opere pubbliche, dopo il vizio di forma emerso durante la selezione dei candidati. L’indomani Carolina Toia (Lega) e Franco Brumana (Movimento dei Cittadini), fra i più critici durante l’assemblea cittadina on line, la buttano sull’ironia: la prima definisce quella di centrosinistra «la giunta del cambiamento… di poltrone», mentre per il consigliere civico (che si è visto tra l’altro respingere la richiesta di una commissione e un Consiglio dedicati alla questione Accam) «una misteriosa Dama Bianca si aggira per Palazzo Malinverni e sceglie il responsabile delle opere pubbliche e il social media manager del sindaco».

Fdi: «Ma quale coraggio, consiglieri di maggioranza muti»

Il gruppo consigliare di Fratelli d’Italia e il Circolo Carlo Borsani Legnano prendono atto della «imbarazzante figura fatta dall’Amministrazione a seguito dell’incapacità di gestire la nomina del dirigente di uno dei settori più importanti di Palazzo Malinverni. Già dal primo atto di un certo rilievo – si legge in una nota diffusa oggi – nascono dubbi sulle competenze che la giunta possa avere per amministrare la città. Il “coraggio” tanto sbandierato in campagna elettorale non si è minimamente visto nell’affrontare la discussione, tant’è che nessuno dei consiglieri di maggioranza ha espresso parere su quanto accaduto, neanche un piccolo dovuto richiamo al sindaco di prestare più attenzione nell’esecuzione di certi atti. Si è visto solo il “coraggio” di attaccare sul personale un consigliere di minoranza (il civico Francesco Toia, nda) che denota la mancanza di argomenti a supporto dell’operato del sindaco».

«Facile chiudere chat e microfoni. E in presenza?»

«Possiamo solo “immaginare” – insistono i sostenitori della Meloni – che cosa sarebbe successo se questo scivolone fosse stato fatto dai partiti di destra; a dire il vero l’abbiamo già visto con la precedente Amministrazione. Ci saremmo “immaginati” di vedere il “coraggio” del Comitato legalità nel denunciare quanto accaduto, ma anche qui il “coraggio” è stato solo frutto della nostra “immaginazione”. Possiamo solo “immaginare” che cosa sarebbe successo in un Consiglio comunale in presenza, dove non si poteva togliere la parola mettendo a tacere i consiglieri di minoranza spegnendo i microfoni. Disattivare la chat su YouTube dopo i primi commenti negativi denota la mancanza di “coraggio” di prendere in considerazione il parere dei legnanesi e lasciandoci solo “immaginare” che cosa avrebbero voluto scrivere». Fdi e Circolo Borsani concludono chiedendosi chi pagherà i costi del nuovo bando: «Probabile che ci sia un risparmio, prodotto dalla diminuzione del personale negli anni precedenti, che consenta di avere soldi da spendere in modo facile tanto da assumere due figure per la comunicazione con un esborso di 80.000 euro. Per fare cosa? Per dire che sta nevicando, o consigliare di mettere le scarpe adatte e di uscire solo in caso di necessità?».

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