Civico 16, in un video il piano sociale che rilancia l’ex Casa del Fascio di Besnate

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BESNATE – Otto appartamenti, di cui sei sono ampi bilocali e due sono monolocali. Ma anche il recupero degli spazi interni, come il sottotetto e un piano cantinato, e soprattutto di quelli esterni. E se l’obiettivo è accogliere tutti – dai giovani, alle famiglie, agli anziani – nella speranza di dare vita a un progetto sociale a 360 gradi, allora il risultato è un’area aperta: niente recinzioni a delimitare la proprietà, ma anzi si aggiunge un percorso interno che crea ulteriori punti di aggregazione. L’ex Casa del Fascio di Besnate cambia volto. E anche nome, d’ora in poi sarà Civico 16. Guarda il video:

Civico 16

Con Civico 16, prende forma il nuovo progetto di 4Exodus. È stato presentato oggi, 11 marzo, proprio nel cortile della struttura. «Quest’area fa parte di un piano di rigenerazione urbana. Abbiamo focalizzato l’attenzione sull’aspetto sociale, perché si sente sempre più l’esigenza di creare spazi pubblici e aggregativi che possano incentivare il confronto e sviluppare il pensiero libero», ha spiegato il sindaco Giovanni Corbo. «Una sorta di spazio terzo, per accogliere in particolare – ma non solo – i giovani».

Dello stesso avviso l’assessore all’Urbanistica, Sara Zarini: «Grande soddisfazione che questo progetto insieme a 4Exodus parta da qui. Abbiamo pensato di intervenire sull’inclusività e dare la possibilità a chi vive una condizione di fragilità di avere un punto di riferimento». Nella specifico, all’interno si sviluppa la parte residenziale, per accogliere famiglie o persone in difficoltà. Mentre la struttura sul retro, una sorta di rimessa, verrà recuperata e destinata a varie attività. Come un centro diurno in fascia pomeridiana o uno sportello di ascolto, oltre a uno spazio aperto che opera come intermediario tra cittadini, associazioni ed enti.

I progetti sociali

«Creiamo un posto per fare housing sociale, per famiglie o anziani che puntano alla propria autonomia. Oppure giovani che cercano i propri spazi», le parole del presidente di 4Exodus, Marco Pagliuca. «L’idea è di fare progetti individuali per ciascuna unità, con soggiorni massimi di un anno e al limite rinnovabili per 6 o 12 mesi». Saranno presenti degli educatori, «che aiutano a mettere in piedi programmi di reinserimento sociale e abitativo. C’è stata grande collaborazione e ci teniamo che tutto parta da Besnate».

Alla presentazione erano presenti le istituzioni locali. Ma anche volontari di 4Exodus, tra cui la gallaratese Margherita Silvestrini.

Spazi e obiettivi

Nello spazio abitativo – oltre ai due monolocali e ai sei bilocali – è previsto un’area per il “portiere sociale” e altre destinate alla raccolta differenziata e alla lavanderia. La progettazione dei luoghi e del modello di gestione mira a flessibilità negli usi per soddisfare le attuali e le future esigenze. Gli alloggi guardano all’autonomia nella gestione e nella fornitura dei servizi. Gli interventi prioritari seguono criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, riducendo impatti ecologici e costi. È pensato inoltre come motore di sostenibilità economica e sociale, attraverso l’affitto di sale a prezzi calmierati o la messa a disposizione di locali per eventi di comunità che contribuiscono alla creazione di valore aggiunto sociale, culturale ed economico.

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