Gaber, la destra e la sinistra al tempo del Covid

bottini gaber destra sinistra covid
Giorgio Gaber

di Gian Franco Bottini

Se il buon Giorgio Gaber ritornasse fra noi, con la sua pungente ironia, sicuramente metterebbe mano alla sua sbeffeggiante e profetica canzone “Destra-Sinistra”: una irriverente fotografia della nostra realtà. La canzone è un po’ datata e avrebbe sicuramente bisogno di una rinfrescata. Le scarpe da tennis, come i blue-jeans, non sono più solo di sinistra; la mortadella ha snobisticamente surclassato il culatello persino nei rinfreschi delle sfilate di alta moda; la sfiga, di questi tempi, non guarda più in faccia a nessuno e tantomeno ad una sola parte.

Il Giorgio nazionale prenderebbe sicuramente atto che, nel frattempo, le sue idee su destra e sinistra si sono molto mescolate e confuse, specchio evidente della miscellanea politica in atto, costringendolo a rivedere il testo della sua canzone. Come, non sappiamo; una sola certezza però possiamo averla: piaccia o no, non esiterebbe a riconfermare nel nuovo testo le sue antiche tendenze, mantenendo l’indicazione che “il cesso è sempre in fondo a destra”.

Per la verità un’altra certezza l’avremmo; in momento di Covid, il Giorgio non esiterebbe ad inserire, nella sua canzone, delle nuove categorie di differenziazione; i ”chiusuristi” a sinistra e gli “aperturisti” a destra. D’altra parte la cosa è talmente evidente che sicuramente Gaber ci avrebbe riso sopra.

A noi, invece, questa cosa fa molto incazzare perché sta a significare che la politica non ha ancora capito la lezione che gli viene dall’ aver dovuto accettare, per sua manifesta incapacità a svolgere il proprio ruolo, una affollata Maggioranza di “fratelli coltelli” o, in alternativa, una Opposizione isolata seppur di facile guadagno elettorale.

E’ sotto gli occhi di tutti che alcune parti politiche, pur in un momento di estrema
delicatezza, non esitano a mettere continuamente in campo argomenti che, per banali e
limitati che siano, sono in grado di scatenare pericolose divisioni. Si creano situazioni irresponsabile che in questo momento tolgono energie a quel messaggio di unità di intenti necessario ad incoraggiare lo sforzo e i sacrifici comuni dell’ultimo miglio, per uscire da una difficilissima situazione sanitaria ed economica.

bottini gaber destra sinistra covid
Gian Franco Bottini

Le priorità di comportamento sono oramai chiaramente fissate! Si riemergerà dalle difficoltà economiche solo quando si tirerà fuori la testa dalle difficoltà sanitarie, cosa possibile solo attraverso una massiccia campagna di vaccinazione.  Malgrado ciò è davvero stucchevole verificare che mentre si discute sull’indirizzo da dare a quella ondata di euro che dall’Europa ci potrebbero arrivare, c’è chi, invece di impegnarsi sullo spingere e convincere i renitenti verso la vaccinazione , si spreme per mettere trappole agli amici-avversari sulla via di una intempestiva mozione di sfiducia contro un Ministro (nientepopodimeno che della Sanità!) oppure cercando di mobilitare la piazza sull’allungamento di una poco rilevante manciata di minuti per l’orario dell’odiato “coprifuoco”.

Se si vuole dimostrare di essere responsabili e far sì che i nostri sacrifici siano davvero
dell’ultimo miglio, occorre che le tante forze di Governo discutano al proprio interno, ma all’esterno parlino con un’unica voce, per evitare di aprire varchi nei quali si possa infilare quel ”liberi tutti” che è legittimamente dietro l’angolo nei desideri delle persone ma che , se intempestivo, ci può presentare ulteriori amare sorprese.

Dobbiamo evitare di fare come quel superficiale ciclista che alza le mani al cielo prima del traguardo facendosi poi, ancora una volta, fregare dal colpo di reni dell’irriducibile
avversario. “Chiusuristi” e “aperturisti”, sono termini che avrebbero fatto felice solo Gaber, consentendogli di arricchire di nuovi contrasti la sua canzone; oggi essi a noi paiono solo l’identificazione di posizioni pericolose e speculative assolutamente da evitare, per farsi guidare unicamente dal buon senso suggerito dai numeri della pandemia.

Grazie alle vaccinazioni potremmo essere veramente all’ultimo miglio ma, solo percorrendolo con attenzione e correttezza, potremo iniziare la risalita, alla nostra maniera, dimostrando anche a certa politica che per uscire dai momenti difficili se occorrono più “unghie sporche”, nel senso di laboriosa fatica, occorrono anche più menti pulite, nel senso di onestà intellettuale.

bottini gaber destra sinistra covid – MALPENSA24