Brebbia, polizia locale in prima linea contro le truffe. Il vademecum

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BREBBIA – Le truffe ai danni dei cittadini, specialmente quelli più anziani, sono divenute ormai un’amara normalità. I truffatori si sono adeguati ai tempi e alle strategie repressive affinando di molto le tecniche del raggiro. Per questo è stato fissato un appuntamento a Brebbia – in calendario per sabato 9 dicembre alle 18, alla chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo – per fare il punto. Oltre al commissario straordinario del Comune Salvatore Ciarcià, interverranno il vicecomandante della stazione carabinieri di Besozzo Gabriele Rainolter, il comandante della polizia locale di Brebbia Andrea Zacà e don Giuseppe Andreoli, parroco della Chiesa di San Pietro.

Un approfondimento e il vademecum

Il fenomeno delle truffe merita un approfondimento per garantire una maggiore conoscenza del fenomeno e una più ampia diffusione delle misure di autotutela che i cittadini possono adottare. Oltre ai consigli per un’utile prevenzione. I malviventi si presentano solitamente alla porta di casa o telefonicamente e si spacciano per assicuratori, tecnici del gas, dell’acqua, impiegati del Comune, dell’Inps se non addirittura per appartenenti alle forze dell’ordine e di polizia. Facendo sparire soldi e gioielli. Succede anche a Brebbia. Una situazione che ha già portato il prefetto di Varese a sensibilizzare tutti i sindaci del territorio. Ora arriva anche il vademecum per mettere in guardia i più fragili. Verranno affrontati nel dettaglio in occasione dell’incontro, ma i punti principali toccano temi come: distrazione, autorità, riprova sociale, avidità, inganno, fretta, bisogno o affezione.

I casi

I truffatori si adeguano ai tempi e alle strategie repressive affinando le tecniche del raggiro. Così si passa dalla richiesta di aiuto – telefonica o attraverso il citofono della propria abitazione durante la notte, di una donna per un falso incidente o per il figlio ammalato – alla falsa verifica della posizione fiscale, al controllo delle banconote per accertare se sono vere o la disponibilità finanziaria. E ancora: dalle marche da bollo necessarie per ritirare l’eredità del lontano parente, al falso rimborso delle bollette. Dalla vendita dell’orologio d’occasione, alla verifica della falsità delle banconote che, poi, spariranno regolarmente. Alla verifica delle tubazioni per perdita di gas o presenza di mercurio, fino al falso tamponamento con richiesta di risarcimento bonario in contanti.

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