Vademecum anti-truffe della Prefettura, e il Comune di Varese coinvolge gli anziani

Sindaco Galimberti e prefetto Pasquariello siglano il protocollo d'intesa

VARESEDoppio impegno istituzionale con l’obiettivo di arginare un problema diffuso come quello delle truffe agli anziani. Un fenomeno che non si ferma, come testimoniano i recenti casi di cronaca, l’ultimo dei quali solo pochi giorni fa a Besozzo. In Prefettura è stato firmato oggi, martedì 6 dicembre, un protocollo con il Comune di Varese (nella foto), e contestualmente è stato diffuso un vademecum con tutte le informazioni sulle modalità di truffe più comuni.

Protocollo con il Comune di Varese

Il protocollo è stato siglato dal prefetto di Varese Salvatore Pasquariello e dal sindaco Davide Galimberti, nell’ambito del finanziamento previsto dal Ministero dell’Interno con il programma “Truffe agli anziani” 2022. Il progetto, dal titolo “Sos Truffe”, si pone in continuità con una precedente iniziativa del 2020. Sono tre gli obiettivi da perseguire, a partire dalla divulgazione del concetto di truffa agli anziani coinvolgendo anche i familiari e le persone che li assistono. Quindi sistemi di contrasto al fenomeno, anche con l’utilizzo di social network e di sistemi digitali solitamente utilizzati anche dagli anziani; infine un supporto psicologico agli anziani che hanno subito la truffa per cercare di mitigare il senso di paura e di disagio e sviluppare strategie preventive e difensive. «L’obiettivo – ha spiegato l’assessore alla Polizia locale di Varese Raffaele Catalano – è divulgare messaggi attraverso canali comunicativi efficaci, rivolti non solo all’anziano ma anche ai suoi parenti più stretti affinché l’anziano possa mettere in atto azioni di autotutela».

Un vademecum anti-truffa

L’incontro, che si è svolto in coda alla sigla del protocollo “Scuole Sicure”, è stato anche l’occasione per presentare un vademecum redatto dalla Prefettura di Varese con il supporto delle varie forze di polizia (compresa la Polizia Postale), nel quale vengono riportati i casi più ricorrenti sia di truffe di cui sono vittime in particolare le persone anziane, sia di quelle perpetrate tramite sistemi informatici. Il vademecum è stato inviato dal prefetto a tutti i sindaci e ai dirigenti di enti e uffici pubblici, in particolare al dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale per la diffusione agli studenti e, per il loro tramite, agli anziani. Sono stati interessati anche i dirigenti provinciali di Inps e Poste Italiane affinchè trasmettano il documento ai rispettivi utenti anziani accompagnandolo con una nota di sensibilizzazione, oltre ai vicari episcopali della provincia con l’invito a curarne la diffusione ai fedeli tramite le parrocchie.

Le truffe più frequenti

«Abbiamo cercato di prendere spunto dalla cronaca e dai provvedimenti giudiziari sulle modalità più ricorrenti di truffe, tra cui stanno aumentando tantissimo quelle tramite sistemi informatici – ha commentato il prefetto Salvatore Pasquariello – le truffe più ricorrenti sono quelle di persone che si recano nei domicili dicendo di essere dell’acquedotto. Se aggiungiamo le truffe non denunciate per vergogna il fenomeno è impressionante: per questo sono meritorie tutte le iniziative sul territorio». Il vademecum (che si può scaricare qui) è particolarmente ricco, e in cinque pagine presenta tutti i casi più frequenti, dai finti tecnici e operatori di comuni, assicurazioni, banche o forze dell’ordine fino alle truffe commerciali e a quelle informatiche, che spaziano da vendite di oggetti a phishing fino a estorsioni digitali.

Anche Alfa mette in guardia i cittadini

Sul tema interviene anche il gestore idrico Alfa Srl, con una comunicazione rivolta a tutti gli utenti.

A seguito di segnalazioni relative a falsi operatori che si presentano a nome di ALFA Srl, l’azienda intende mettere in guardia i cittadini dal rischio di furti e truffe.
Ricordiamo che il personale di ALFA Srl che si reca presso le abitazioni per effettuare le letture dei contatori, deve essere sempre munito dell’apposito tesserino di riconoscimento, che i clienti possono chiedere gli venga esibito.

ALFA Srl non effettua controlli sulla qualità dell’acqua a domicilio, nè manutenzioni o riparazioni sugli impianti post-contatore (caldaie, scaldabagni, elettrodomestici).
In ogni caso, nessuno è autorizzato a incassare denaro, assegni o qualsivoglia pagamento per il servizio idrico recandosi a casa degli utenti.

Il personale di ALFA o di altre società incaricate della lettura non è in alcun modo autorizzato a richiedere in visione le bollette o altri documenti contrattuali a domicilio.
Qualora si nutrano dubbi sull’identità degli addetti dell’acquedotto è possibile chiamare il numero verde dell’azienda 800.103.500 per accertarsi che si tratti effettivamente di personale autorizzato.