Le “Olimpiadi della vita” per sconfiggere le dipendenze

bruno lautari olimpiadi

POZZOLENGO – L’Italia ha avuto risultati straordinari alle Olimpiadi di Tokio dimostrando davvero che nulla è impossibile. Ma i traguardi che lo sport può raggiungere possono essere ancora maggiori di quelli di un podio e di una medaglia d’oro di fronte al mondo. Sono obbiettivi importantissimi: la sconfitta dalle dipendenze. E’ questa la vittoria possibile delle ‘Olimpiadi della vita’ che si svolgono sulle colline moreniche di Pozzolengo, dove la provincia di Brescia incontra il Mantovano,  per poi lanciarsi nelle acque del lago di Garda dove si trova la sede centrale della Comunità di recupero Lautari,

La manifestazione si svolge, dal 12 al 19 agosto. E’ la 25/esima edizione di una competizione assai diversa dal normale perché la vera sfida è sostenere la lotta contro droga, alcol, gioco, depressione per una rinascita mentale e fisica. E per tenere sempre accesa la speranza anche quando il giorno diventa buio. Ragazzi da tutta Italia prenderanno parte a tornei di calcio maschile e femminile, maratona, pallavolo e staffetta. Sono coinvolti anche i 300 giovani della Comunità dei Lautari accolti nelle sedi di Pozzolengo e Bedizzole (Brescia), Como, Pordenone, Roma e Firenze. Le prove si svolgeranno all’interno della tenuta Borgo La Caccia. Al termine delle Olimpiadi sono previsti spettacoli ed eventi serali.

L’obbiettivo è “cercare di dare un nuovo respiro alla vita dei giovani che lottano quotidianamente contro i mostri delle loro dipendenze”. Spirito di competizione sì, ma soprattutto unione e voglia di migliorarsi. Senza dimenticare di divertirsi, sostenersi e stare bene insieme. “E’ stato un anno complicato per la nostra Comunità – spiega Andrea Bonomelli, presidente dei Lautari -, ma poter celebrare i giochi per il 25esimo anno consecutivo è un motivo di grande speranza. Per noi sono importanti queste competizioni sportive perché, nel tempo abbiamo capito che la sana sfida agonistica aiuta questi giovani a ritrovare la voglia di vivere e gli infonde la forza per uscire dalla strettoia “.

bruno lautari olimpiadi

L’evento è interamente sostenuto dalla Grimaldi Lines. “Ho potuto vedere e conoscere tante realtà importanti che necessitano di sostegno del quale sono sicuramente meritevoli per l’eccellente lavoro che svolgono e la Comunità Lautari è sicuramente una di queste – dice Eugenio Grimaldi, executive manager del gruppo -. Ho visto quanta fatica e quanti sacrifici fanno questi ragazzi per realizzare il sogno di tornare a fare una vita normale, esattamente come la nostra, fatta di impegni e regole da rispettare quotidianamente”.

Nelle parole degli organizzatori le ‘Olimpiadi della vita’ cercheranno di “riempire i cuori” e fare capire che c’è sempre una seconda opportunità. Basta volerlo. La Comunità dei Lautari, fondata nel 1992, è una collettività terapeutica di orientamento pedagogico riabilitativo specializzata nella disintossicazione e riabilitazione delle persone dipendenti. E’ abilitata a esercitare grazie al riconoscimento ricevuto dalla Regione Lombardia e alla certificazione rilasciata dall’Asl di Brescia. Il suo intervento ha un’impronta umanistica, una propensione a focalizzare il percorso terapeutico sulla centralità della persona come condizione necessaria per migliorarne la qualità di vita. Inoltre la Comunità è finanziariamente autonoma grazie alle attività svolte dai ragazzi che si trovano nella struttura per il proprio recupero psicosociale, e non prevede – quindi – la compartecipazione alle spese né da parte dello Stato (enti pubblici o privati) né da parte delle famiglie degli ospiti. E anche lo sport è un grande amico dei Lautari, dei giovani e dei meno giovani. E le ‘Olimpiadi della vita’ sono davvero un bell’esempio.

Angela Bruno

bruno lautari olimpiadi – MALPENSA24