MALPENSA – Ha perso la sua battaglia Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, a difesa dell’autobus Lugano-Malpensa. Definendo «una ciofeca» il nuovo collegamento in treno dal Canton Ticino allo scalo varesino, aveva invocato la libertà di scelta per i passeggeri. Ma il Consiglio federale non è d’accordo e oggi, 23 agosto, ha invitato il Parlamento a respingere la sua mozione, sostenendo che presto i collegamenti ferroviari dal Cantone svizzero con l’aeroporto milanese subiranno un notevole miglioramento rispetto a oggi. Per il momento, dunque, non è il caso di prolungare dopo il 2018 le attuali concessioni per gli autobus Ticino-Malpensa.
Il governo svizzero non cambia idea
Alla fine dell’anno da Lugano verranno dunque bloccati i servizi bus per Malpensa rendendo la ricca città ticinese priva di qualsiasi servizio pubblico per quello che, sebbene sia oltreconfine, resta il suo principale aeroporto intercontinentale di riferimento. L’ufficio federale dei trasporti di Bellinzona ha deciso di non rinnovare, per almeno tre anni, le concessioni alle tre linee bus che attualmente collegano il Ticino con Malpensa e che già avrebbero dovuto scadere a fine 2017. Il governo oltreconfine non cambia idea perché, pur riconoscendo i ritardi e i problemi di collegamento con Lugano e Bellinzona, ritiene che «i partner coinvolti in Ticino (Ffs, Tilo, Cantone) e in Lombardia (Regione Lombardia, Trenord e Rfi) hanno adottato misure mirate per migliorare la situazione». L’esecutivo precisa inoltre che l’esercizio è a cadenza bi-oraria e termina a Mendrisio, ma a partire dal cambio d’orario a dicembre 2018 è prevista la cadenza oraria con treni diretti per Lugano e Bellinzona.
Ma in bus è meglio
Così come riporta Rsi News, Quadri aveva motivato la necessità di una proroga con i ritardi che riguardano l’attuale tratta ferroviaria Mendrisio-Varese. Secondo il consigliere leghista, il fatto che da Lugano, a differenza di quanto accade per il Mendrisiotto, occorra cambiare treno, aumenta i disagi e il rischio di non essere puntuali. «E anche nell’improbabile ipotesi in cui non dovessero esserci ritardi e contrattempi, il viaggio in treno dura parecchio di più ed è assai più scomodo di quello in autobus».