Il Busto 81 va a giocare Solbiate Arno per diventare ancora più grande

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SOLBIATE ARNO – Il Busto 81 giocherà al Chinetti di Solbiate Arno. La notizia era già stata data, ma ora c’è anche l’ufficialità. E non si tratta di una semplice ospitalità. Neppure di un trasloco temporaneo. Piuttosto di un esempio concreto di un calcio che è ormai cambiato. Un calcio che non ha confini. E nemmeno campanili. Perché anche quella rivalità, che da sempre divide Busto e Varese, questa volta, grazie al pallone, a Solbiate Arno, diventa comunità di intenti, obiettivi condivisi da raggiungere. Già, perché di questa nuova avventura, fin da subito, anche se per ora senza un ruolo ufficiale, se non quello di sostenitore, c’è anche Claudio Milanese, già presidente per più di un decennio del Varese.

Addio Busto

La certezza di dover stare un altro anno in Eccellenza non ha certo tarpato la voglia di crescere del Busto 81. La società biancorossa, dopo aver cercato, invano, una soluzione per poter continuare a giocare a Busto, ha scelto di salutare. Ad accogliere la prima squadra del patron Luigi Galli e del direttore generale Carmine Gorrasi, per tutte le partite casalinghe, sarà il Chinetti di Solbiate Arno, struttura che ha vissuto la storia gloriosa e ultra centenaria della Solbiatese e da tempo orfana del calcio dei grandi.

«Ripartiamo da qui», ha spiegato Carmine Gorrasi durante la conferenza stampa al Comunale di Solbiate Arno convocata per ufficializzare la questione. «Ripartiamo da una struttura meravigliosa che diventerà la nostra casa e da gente serie che ha di pallone ne capisce parecchio. E lo facciamo con entusiasmo e anche con l’ambizione di conquistare quanto nella passata stagione stagione ci è sfuggito di un soffio».

Se son rose

Quello che all’apparenza sembra un semplice trasloco è in realtà un progetto. In parte ancora tutto da costruire, ma su basi che sembrano già ben solide. Insomma tutti i protagonisti della storia rappresentano un tassello di un puzzle e insieme, qualora gli elementi si incastreranno a dovere, potrebbero regalare un quadro davvero interessante. C’è un anno davanti per mettere a punto tutti i vari passaggi. Ma gli elementi non mancano. Ad esempio a Solbiate c’è già un settore giovanile importante, quello dell’Insubria Solbiatese, che può contare su oltre 300 ragazzi. Mancava una prima squadra e a questo ci hanno pensato Galli e Gorrasi, “portando” il Busto 81. Società che a sua volta può contare su un ottimo settore giovanile, da poco alleato con il Beata Giuliana.

Infine Claudio Milanese, imprenditore, appassionato di calcio e tra i primi a credere in questo progetto. «Continuerò per quest’anno a dare una mano a Cassano, ma quello che si sta concretizzando qui a Solbiate è ciò che da tempo avevo in mente». Insomma per quest’anno il settore giovanile della Solbiatese e il Busto 81 manterranno ognuno la propria identità, ma è chiaro che l’obiettivo è quello di dare vita a un’unica realtà, solida e che possa nel giro di poco tempo diventare un punto di riferimento per tutta la provincia.

Tradizione e innovazione

Altro dettaglio da non sottovalutare è che la voglia di voler proporre un nuovo modo di fare calcio, svincolato dai campanili, non significa non avere radici. Se, infatti, c’è una cosa che proprio non manca sull’erba del Chinetti è la storia: quella della Solbia. Tanto che, quasi per rendere omaggio al passato il Busto 81 ha accettato con entusiasmo di indossare le casacche nerazzurre per le partite in casa, ovvero i colori della Solbiatese.

Una richiesta avanzata da Oreste Battiston, oggi sindaco di Solbiate Arno, ma che in passato è stato anche presidente e ha guidato la società Solbiatese insieme al fidato Angelo Rosio. «Sono felice che in questo stadio e su questo campo torni il calcio che conta – ha spiegato Battiston – Noi abbiamo un settore giovanile importante. Mancava il “terminale” per completare il progetto, ovvero una prima squadra. Con Gorrasi è stato avviato un progetto serio e che riporterà Solbiate al centro del movimento calcistico».

 

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