Busto al Centro: «Opposizione morbida? Boniotti guardi in casa propria»

bottini antonelli verità
Gian Franco Bottini

BUSTO ARSIZIO – «Opposizione poco incisiva e troppo presa dalla politica politicante? Boniotti guardi in casa propria». Il coordinatore e fondatore di Busto al Centro Gianfranco Bottini torna sulle critiche che il co-coordinatore dei “renziani” in città, Davide Boniotti, ha rivolto ai gruppi di minoranza, a suo dire assenti sul clamoroso caso dei 157mila euro di contributi statali per i centri estivi che il Comune di Busto Arsizio ha restituito a Roma per mancanza di richieste di rimborso.

La replica di Bottini

«Probabilmente parla a nuora perché suocera intenda – afferma Bottini a proposito delle parole di Boniotti – oppure non ha voce in capitolo nella sua coalizione, visto che è coordinatore di Italia Viva e fa un rilievo alla minoranza di cui fa parte il suo partito». La “suocera” a cui fa riferimento il leader di BaC – è fin troppo evidente – è Gigi Farioli, capogruppo di Popolo Riforme e Libertà e candidato sindaco sostenuto anche da Italia Viva alle amministrative. «Sui contributi ai centri estivi – aggiunge Bottini – chieda al suo candidato sindaco che la storia la conosce tutta (Farioli era assessore all’educazione, ndr). Lo dico senza dar ragione o torto a nessuno, dato che per me non c’è alcuno scandalo. Ma non si capisce questa presa di posizione di Boniotti sulla vicenda».

L’opposizione di BaC

Anche le critiche alle opposizioni per Bottini sono incomprensibili: «Mi sembra un po’ esagerato. Boniotti poi tira in mezzo tutti indistintamente, ma noi siamo piccoli, a fianco di due gruppi di un certo peso. E nel ciclismo, quando si va in fuga è chi ha più di un corridore che ha il dovere di “tirare”». Oltretutto Busto al Centro non si riconosce nella lettura del coordinatore di IV: «In questi 6 mesi, nel nostro piccolo, abbiamo sollevato pochi ma rilevanti problemi sui quali nessuno ci è venuto dietro, mentre una parola da parte di tutti i gruppi di minoranza sarebbe stata importante – sottolinea Gianfranco Bottini – parlo del caso Coop, dell’enigma dei derivati e dei progetti del Pnrr – Borri, Conventino e Villa Radetzky – in cui è stato prevista edilizia popolare, meglio definita housing sociale per dargli una certa dignità».

Il ruolo di Farioli

Bottini, che la politica la conosce sulle sue tasche, sa che «questo scollamento tra le minoranza deriva forse da una voglia di primogenitura sui temi da trattare». Ma non solo. «Forse anche perché Boniotti si dimentica di una cosa, che avrebbe dovuto sapere già prima delle elezioni – rimarca il leader di Busto al Centro, parlando ancora del candidato sindaco sostenuto da Italia Viva, Gigi Farioli – che stava votando 10+5 anni di amministrazione dal quale non può pretendere certe prese di posizione sulle questioni più rilevanti. Un’opposizione monca è inevitabile». Bottini però non si limita alla “pars destruens” e guarda avanti: «Se ci sono perplessità sul modo di fare opposizione, attendiamo qualcuno che ci dica cosa si può fare per fare qualcosa di più incisivo, e di concordato con la forza e la disponibilità di tutti. Ma se si parla di “opposizione presa dalla politica politicante” a Boniotti dico solo di guardare in casa propria».

busto arsizio opposizione bottini boniotti – MALPENSA24