BUSTO ARSIZIO – Dopo Sesto Calende, tocca a Busto Arsizio: in campo con la candidatura a “Città Europea dello Sport” per il 2023. Lo ha deciso la giunta comunale, dando il via libera alla proposta dell’assessore Laura Rogora: Busto punta ad ottenere un riconoscimento che, da un lato certifica il fatto che lo sport è al centro dell’attenzione della città, e dall’altro è occasione di promozione dello sport a tutti i livelli. Lo scorso anno questo titolo è stato assegnato al Comune di Sesto Calende, che l’ha accompagnata in una serie di iniziative a sostegno dello sport. Sulla base di quella esperienza, l’europarlamentare ed ex vicesindaco Isabella Tovaglieri ha creato il link per lanciare la candidatura bustocca. Il cui esito è atteso nel 2021: «Sarà una grande operazione di marketing territoriale, ad ampio respiro, con lo sport a fare da traino alla promozione di Busto – sostiene l’assessore allo sport Laura Rogora – anche in questi momenti difficili, la ripresa non può prescindere dallo sport».
Impianti di eccellenza
«Busto città di sport» è lo slogan che l’assessore forzista Rogora ripete ad ogni manifestazione. Ora questo slogan sarà alla base della candidatura: diventare “Città europea dello sport” vorrà dire «organizzare eventi, cerimonie, occasioni per le società sportive per mettersi in mostra e per promuovere lo sport a tutti i livelli». L’impiantistica sportiva fa di Busto, ormai da anni, una vera isola felice anche grazie agli investimenti pianificati in passato: la piscina Manara, il “tempio del volley” del Pala Yamamay, la pista di atletica in fase di rinnovamento, in futuro (chissà…) il campus sportivo di Beata Giuliana con palaghiaccio e palaginnastica, senza dimenticare lo storico e glorioso stadio Speroni, “casa” della Pro Patria, o l’agorà della scherma al Museo del Tessile. È anche a partire da queste eccellenze che il Comune di Busto Arsizio preparerà «un dossier di candidatura fornendo dettagliatamente tutti i dati riferiti agli impianti sportivi cittadini, le iniziative promosse dal Comune, il numero di società sportive e di iscritti, e tutto ciò che è utile a valutare quanto lo sport sia al centro dell’attenzione cittadina».
ACES Europe
La possibilità di fregiarsi del titolo di “Città Europea dello Sport” è un’iniziativa promossa da ACES Europe, un’associazione no profit con sede a Bruxelles che lavora per la promozione sportiva e che ogni anno insignisce i titoli di Capitale, Città e Comune europeo dello sport. L’associazione manderà in visita a Busto il suo comitato di valutazione, chiamato a stabilire se il dossier merita di essere accolto. Molto in piccolo, lo stesso schema seguito dalle candidature per le grandi manifestazioni, dalle Olimpiadi in giù: il verdetto è atteso nel 2021. Per ora l’amministrazione ha messo a budget circa 5.000 euro per questa candidatura: se il titolo verrà assegnato, si dovranno recuperare quattro sponsor che sostengano una spesa da 7.000 per i programmi da mettere in campo nel 2023. L’obiettivo è quello di mettere in campo iniziative per «favorire e incentivare lo sviluppo della pratica sportiva, con l’obiettivo primario di avviare i ragazzi alla pratica della disciplina sportiva». L’assessore Rogora è pronta: «Nel suo piccolo, in questa fase di emergenza Covid, vogliamo lanciare un segnale di ripresa, di voglia di fare, sperando che tutti possano tornare a fare sport, in particolare i ragazzini. Il ritorno alla normalità sarà un percorso lungo, dovremo abituarci ad un modo diverso di fare sport, ma c’è grande voglia di ripartire da parte di tutte le società».