Busto, bagni pubblici in stazione: raccolte 234 firme. «La parola al Comune»

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BUSTO ARSIZIO – Quasi 230 firme raccolte in poche settimane per chiedere all’amministrazione comunale di Busto Arsizio l’apertura di bagni a servizio della stazione delle Ferrovie dello Stato cittadina. A inizio ottobre Ivan Forestieri, titolare dell’edicola della stazione aveva promosso l’iniziativa personale.

Piazzale ridotto a uno schifo

«Il problema è evidente e sotto gli occhi di tutti – spiega Forestieri – Da mesi i bagni vengono aperti per qualche giorno e poi chiusi per settimane. La stazione dello Stato di Busto è frequentata ogni giorno da più di mille persone. Un paese civile deve avere pubblici a disposizione dei suoi cittadini». In caso contrario «Ci si ritrova con piazza Volontari della Libertà conciata così come è oggi: con escrementi e urina in ogni angolo». Forestieri aveva già precisato: «E’ evidente che chi fa bisogni per strada è un incivile – spiega – Però qui il disagio oggettivo. Qualche settimana fa un anziano in sedia a rotelle si è fatto i bisogni addosso perché non c’erano bagni disponibili. Posso soltanto immaginare l’umiliazione provata da questa persona».

Raccolte 234 firme

Di qui la proposta di una petizione: «Giorno per giorno ho chiesto a chi veniva in edicola se volesse aderire». Sono stati 234 in tutto i pendolari che hanno detto sì alla richiesta di aprire bagni pubblici in piazza Volontari della Libertà. «Spiace per il disinteresse mostrato dai giovani studenti – conclude Forestieri – Ho protocollato le firme in Comune. Adesso attendo una risposta dal sindaco Antonelli». In favore dell’iniziativa si era espresso anche il consigliere comunale Diego Cornacchia che aveva sottolineato: «Il sindaco apra i bagni, oppure chiuda la stazione».

Busto, bagni chiusi in stazione. Petizione per chiedere l’intervento del Comune

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