Busto, bagni chiusi in stazione. Petizione per chiedere l’intervento del Comune

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BUSTO ARSIZIO – Bagni chiusi alla stazione delle Ferrovie dello Stato di Busto. Di nuovo. E c’è chi dice basta. E dà il via a una raccolta firme per impegnare il sindaco di Busto Emanuele Antonelli e la sua giunta all’apertura di toilette pubbliche in piazza Volontari della Libertà, sulla quale la stazione si affaccia.

Le conseguenze di un mancato servizio

Il motivo è presto detto: «Da mesi i bagni restano chiusi per settimane – spiega Ivan Forestieri, titolare dell’edicola della stazione e promotore dell’iniziativa – Vengono aperti qualche giorno, poi chiusi ancora una volta. Io capisco la scelta durante il lockdown. Ma prima era colpa dei vandali, poi è arrivato il Covid, a seguire la legionella. Risultato? Ogni angolo della piazza davanti alla stazione è sporco di urina e escrementi». Forestieri non fa sconti «All’inciviltà di chi orina sulla strada, per carità. Però i bagni chiusi rappresentano un disagio oggettivo». E cita un fatto avvenuto un paio di settimane fa: «Un anziano, con disabilità, sulla sedia a rotelle si è fatto i bisogni addosso perché non c’era possibilità di poter utilizzare il bagno – racconta – Io posso solo immaginare la costernazione e il senso di umiliazione che questa persona è stata costretta a provare». Di qui la decisione: se le continue segnalazioni a Ferrovie dello Stato sono sinora andate a vuote, Forestieri si rivolge al Comune.

Come aderire alla raccolta firme

«Un paese civile deve mettere a disposizione dei bagni pubblici – spiega – Io ho deciso di chiedere al Comune di intervenire per risolvere una situazione di disagio che, tra l’altro, crea anche un problema di degrado. La raccolta firme continuerà per una settimana abbondante. Chi deciderà di aderire, per dare più forza alla richiesta, potrà venire in edicola e firmare».

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