Morti in corsia, «Cazzaniga e Taroni paghino 3 milioni all’Asst Valle Olona»

Nella foto Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni

BUSTO ARSIZIO – Morti in corsia: il dottor Leonardo Cazzaniga e l’infermiera Laura Taroni, sua amante e complice in alcuni degli omicidi compiuti quando entrambi erano in servizio all’ospedale di Saronno, hanno causato un danno, patrimoniale e di immagine pari a oltre tre milioni di euro all’Asst Valle Olona.

L’azione della Corte dei Conti

Lo ha sostenuto oggi, mercoledì 13 marzo, il sostituto procuratore Francesco Foggia nel corso del procedimento aperto davanti alla sezione lombarda della Corte dei Conti che vede la coppia contumace. Gli accertamenti sono stati compiuti dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como proprio su delega della sezione lombarda della Corte dei Conti.

La vicenda

La vicenda è stata sotto i riflettori delle cronache nazionali per diversi anni. Tutto era iniziato con un’indagine dei carabinieri della compagnia di Saronno guidate dall’allora capitano Giuseppe Regina che scoprì e documentò come negli anni dal 2010 al 2014 la morte di pazienti tramite l’infusione di una commistione letale di farmaci.

Il danno all’Asst Valle Olona

Gli approfondimenti ispettivi svolti hanno permesso di scoprire come, considerando che la coppia era alle dipendenze della struttura sanitaria, le condotte contestate in ambito penale agli imputati abbiano generato la sussistenza di una duplice responsabilità erariale in danno dell’Asst Valle Olona. Da un lato, il danno indiretto, cagionato dai risarcimenti che l’ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti, dall’altro l’ulteriore danno non patrimoniale, ma all’immagine, derivato dal discredito gettato sulla funzionalità e la capacità assistenziale della struttura.

Il sequestro conservativo

Pertanto, al termine dell’attività, la procura regionale della Corte dei Conti ha quantificato in 900 mila euro in capo all’infermiera e in 2.253.872,28 euro nei confronti del medico il danno erariale complessivamente cagionato, importi per i quali è stato disposto ed eseguito il sequestro conservativo, alla luce del fondato timore di attenuazione della garanzia del credito erariale. Ora è iniziato il procedimento davanti alla Corte dei Conti.

busto cazzaniga taroni asst – MALPENSA24