Busto, cercasi hotel per isolare i positivi Covid. Antonelli: «Fatevi avanti»

L'hotel Michelangelo di Milano, il Covid hotel della prima ondata

BUSTO ARSIZIO – Un Covid hotel anche a Busto? Lo spera il sindaco Emanuele Antonelli, che in sintonia con il collega di Varese Davide Galimberti, accoglie positivamente il bando di manifestazione d’interesse di ATS Insubria per l’individuazione di una struttura da mettere a disposizione dei positivi Covid, che non richiedono ricovero ma che necessitano di isolamento fuori dal loro domicilio. «Spero che le strutture si facciano avanti – l’appello del sindaco Emanuele Antonelli – sarebbe fondamentale anche per liberare posti letto in ospedale per i pazienti in via di guarigione che sono in attesa del tampone negativo». A marzo, ai tempi della prima ondata e del lockdown, si erano già proposte alcune strutture in città. «Anche i medici cercano spazi per isolarsi dalle famiglie».

La segnalazione

«Un’ottima notizia» per il sindaco di Busto, che ringrazia ATS, ASST Valle Olona, Camera di Commercio e Regione Lombardia «per la proficua collaborazione e la risposta concreta e rapida ad una mia segnalazione». Era stato lo stesso Antonelli, settimana scorsa, a sollecitare ATS Insubria con una lettera per «sottoporre questa criticità e proporre la presa in gestione di strutture da mettere a disposizione di cittadini». Dopo il primo caso di un soggetto positivo che, essendo ospitato in un appartamento, non aveva un alloggio alternativo in cui trascorrere la quarantena, l’amministrazione comunale aveva individuato alcune stanze da utilizzare in casi di emergenza nelle strutture attorno all’ospedale. Ma non basta, in una città che viaggia verso i mille attualmente positivi. E in cui ci sono pazienti ricoverati in ospedale, in via di guarigione, che potrebbero liberare qualche letto per trascorrere i giorni di attesa della negativizzazione in una struttura dotata di assistenza minima, isolati dalle loro famiglie.

Contributo di 85 euro al giorno

Ora con il bando di ATS Insubria, che dà dieci giorni di tempo alle strutture alberghiere (e non solo) per “candidarsi”, anche Busto Arsizio potrà avere un “Covid hotel” da «mettere a disposizione di pazienti Covid autosufficienti, asintomatici o paucisintomatici, che non possono rispettare le norme di isolamento in tutta sicurezza nelle proprie abitazioni». Per le strutture private che accetteranno la proposta, è pronto un contributo economico di 85 euro al giorno a paziente, esclusa IVA e tassa di soggiorno. «Sono sicuro questo sia un passo necessario per andare incontro a tutti coloro che non hanno la possibilità di isolarsi dai propri cari all’interno della stessa abitazione – afferma il sindaco Antonelli – con questa iniziativa si potranno ridurre i contagi all’interno dell’ambito familiare e, contemporaneamente, si faciliterà il lavoro degli operatori sanitari».

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