Via ai cineforum a Busto con “L’ultima notte di Amore” al San Giovanni Bosco

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BUSTO ARSIZIO – Una programmazione ricca e variegata, tra novità, curiosità e titoli da recuperare, a prezzi contenuti. È questa la proposta delle sale cinematografiche d’essai di Busto Arsizio, pronte a riaccendere i proiettori e accogliere gli spettatori in sala. Invariati rispetto all’anno scorso, e uguali per tutte, i prezzi dei biglietti della rassegna, che ha il patrocinio del Comune di Busto Arsizio: ingresso singolo a 5 euro, abbonamento a dieci film (ottobre – dicembre) a 30 euro.

Le sale, «un patrimonio da difendere e valorizzare»

«L’autunno è il tempo della ripartenza delle stagioni culturali – le parole della vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli – oltre alla stagione teatrale prende avvio anche quella cinematografica, che vede alcune delle nostre sale impegnate in un’offerta sempre di qualità dedicata alla Settima Arte. È una delle articolazioni in cui si declina la passione pervasiva per il cinema che anima la nostra città. Occasioni preziose per vedere pellicole particolarmente significative, lasciarsi stimolare da spunti di riflessione, confrontarsi: la cultura ha anche questo scopo e lo svolge all’interno di spazi precostituiti, le nostre sale, che sono un patrimonio da difendere e valorizzare anche per questo loro insostituibile ruolo».

Dopo Favino “Triangle of sadness” e “Il patto del silenzio”

A inaugurare la stagione oggi, martedì 3 ottobre, sarà “L’ultima notte di Amore”, imperdibile noir di Andrea di Stefano, interpretato da Pierfrancesco Favino, in programma al cinema San Giovanni Bosco (via Bergamo, 12) alle 21. «Per incuriosire gli spettatori abbiamo fatto una selezione che comprendesse anche film poco commerciali – spiega il curatore Franco Martignoni – come “Triangle of sadness” (Il triangolo della tristezza) di Ruben Östlund, una chicca per cinefili o “Il patto del silenzio” diretto da Laura Wandel, che affronta, in maniera egregia, il tema del bullismo».

“Le otto montagne” inaugura le proiezioni al Manzoni

“Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli e Alessandro Borghi è la proposta del cinema Manzoni (via Calatafimi, 5), per mercoledì 4 ottobre (proiezione alle 16 e alle 21). «In questi primi dieci appuntamenti riproponiamo film prevalentemente italiani che sono stati particolarmente apprezzati dal pubblico al momento della loro uscita – racconta Marco Bianchi – Partiamo da “Le otto montagne” per arrivare a “The last Film Show”, regia e produzione indiane, fino all’ultimo film di Liliana Cavani, “L’ordine del tempo”, presentato al festival di Venezia. I generi sono vari, con la speranza di intercettare ampio consenso».

Al Fratello Sole la storia d’amore di “Empire of light”

Il cinema Fratello Sole (via Massimo D’Azeglio 1) inaugura la stagione giovedì 5 ottobre con “Empire of light” di Sam Mendes, una storia d’amore ambientata nell’Inghilterra degli anni Ottanta, che ruota attorno a un vecchio e meraviglioso cinema. «Una rassegna eclettica – ha sintetizzato Paolo Castelli a proposito della programmazione – che mixa blockbuster (gli ultimi capitoli di Indiana Jones e Mission Impossible) con film d’autore, come “Mon Crime” di François Ozon, cercando di fornire una mappa del cinema mondiale». Due proiezioni saranno precedute da altrettanti cortometraggi realizzati dagli studenti dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Confermati gli appuntamenti al giovedì (alle 16 e alle 21) e alla domenica pomeriggio alle 16.

Al Lux gli ultimi lavori di Moretti, Bellocchio e Garrone

Ultimo a partire, in ordine di tempo, venerdì 6 ottobre alle 21 (replica alla domenica alla stessa ora), sarà il cinema Lux (piazza San Donato, 6) con “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti. «Come è ormai tradizione – commenta Silvia Salvetti – il Lux guarda con un occhio particolarmente attento alla cinematografia di casa nostra presentando gli ultimi lavori di tre celebrati maestri: Moretti, Bellocchio e Garrone. Molta attenzione è posta anche verso una cinematografia importante e culturalmente a noi vicina come quella francese, ma non mancheranno visioni da Paesi più lontani. Emozionarsi, ridere, riflettere, conoscere, appassionarsi alle storie: ecco quello che ci preme di più, ecco quello che vorremmo far vivere e vivere insieme ai nostri spettatori che da tanti anni ci seguono».

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