Efrem può rientrare in consiglio comunale a Busto. Scarcerato, cessa la sospensione

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BUSTO ARSIZIO – Ritorno in consiglio comunale per Paolo Efrem? L’esponente eletto in Busto Grande nei giorni scorsi è tornato in libertà dopo quasi 8 mesi di carcere, dopo che era stato accusato di emissione di false fatture attraverso una società a lui riconducibile con l’aggravante dell’agevolazione delle cosche della ‘ndrangheta. Ma non si è mai dimesso dal consiglio: è stato sospeso dall’incarico per effetto della legge Severino, rimpiazzato in aula dalla seconda dei non eletti (il primo in lizza, Fabrizio Bianchi, aveva rinunciato) della lista civica, Cinzia Daniela Cerana. Ora, avendo Efrem riacquistato la libertà, in attesa del processo, può legittimamente tornare ad occupare i banchi dell’assemblea civica. Lo farà? Ad oggi non lo sanno ancora nemmeno i vertici di Busto Grande, che attendono le decisioni del loro rappresentante, sempre strenuamente difeso ai tempi in cui il caso venne alla luce. Dopo la liberazione, Paolo Efrem è tornato a Busto dalla sua famiglia.

La sospensione

In base alla legge Severino, la sospensione dal consiglio infatti «cessa nel caso in cui nei confronti dell’interessato venga meno l’efficacia della misura coercitiva». Efrem è stato scarcerato e rimesso in libertà, a circa un mese dalla naturale decorrenza dei termini di custodia cautelare, e nei suoi confronti non sono più attive ulteriori misure restrittive. Pertanto è nelle condizioni di poter tornare a svolgere a pieno titolo l’incarico di consigliere comunale. Nel caso in cui decidesse di optare per il rientro in aula, l’attuale consigliere comunale di Busto Grande, Cinzia Daniela Cerana cesserebbe dall’incarico. Diverso era stato, in passato, il caso di Carmine Gorrasi, consigliere di Forza Italia che era stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Mensa dei Poveri”: nei giorni successivi alla sospensione da parte della Prefettura, l’ex coordinatore azzurro aveva rassegnato le dimissioni da consigliere, lasciando definitivamente il posto al primo dei non eletti del suo partito, Alberto Armiraglio.

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