Ospedali, stop alle cooperative di medici a Busto e Gallarate. Astuti (Pd): «Rischio collasso»

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BUSTO ARSIZIO  – Quali sono le progettualità previste per le strutture ospedaliere Sant’Antonio Abate di Gallarate e Ospedale di Circolo di Busto Arsizio, da ora fino alla costruzione dell’ospedale unico Busto-Gallarate e quale sarà il destino delle due strutture, a costruzione avvenuta? Lo ha chiesto il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, in una interrogazione a cui ha risposto ieri, in commissione Sanità, l’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Ma la risposta ottenuta non lo convince. 

Ridimensionamento e chiusure

«Si tratta di due ospedali che, da quando è stata annunciata la costruzione della nuova struttura, hanno subìto il ridimensionamento, e ancora più spesso la chiusura, di moltissimi reparti». spiega Astuti. «L’assessore ha tentato di rassicurarci dicendo che si sta attrezzando, anche per quando non si potranno più utilizzare i gettonisti, ma che comunque questo non è il momento di parlare di strategie, visto che a breve saranno nominati i nuovi direttori generali».

Nomine e problemi 

Per il Pd si tratta invece di problemi che devono essere risolti a prescindere dalle nomine. «Anche perché – attacca il consigliere dem – proprio in virtù del fatto che a breve, e per fortuna, non si potranno più tappare i buchi con gettonisti e cooperative, è necessario predisporre al più presto un’alternativa. Come ha confermato lo stesso assessore, i concorsi, in questa Asst ma anche in molte altre, vanno troppo spesso deserti. Parliamo di un’area densamente popolata che rischia il collasso. Dunque, qual è la strategia? Che fine hanno fatto i piani straordinari promessi? Ad oggi non abbiamo ricevuto ancora alcuna risposta».

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