Busto, giù il muro pericolante all’ex Borri e doppia recinzione anti-intrusioni

BUSTO ARSIZIO – Ruspe al lavoro nel parcheggio dietro all’ex Calzaturificio Borri per demolire una parte del muro di recinzione che si affaccia su via Generale Biancardi, mentre proseguono le operazioni in corso per “blindare” l’area contro le intrusioni dopo l’ultimo sgombero degli abusivi che vivevano all’interno dei capannoni dismessi. «Nel giro di una o due settimane verrà tutto chiuso» rivela il sindaco Emanuele Antonelli, che ha deciso di optare per la linea dura contro gli abusivi, in attesa di sapere se il bando ministeriale per la rigenerazione urbana potrà portare a Busto i milioni necessari per la riqualificazione dell’area, da 20 anni ormai di proprietà del Comune.

La demolizione

Le ruspe sono entrate in azione questa mattina, 7 giugno, e hanno tirato giù un pezzo del muro del parcheggio riservato ai dipendenti comunali sul retro dell’ex Borri, lungo la via Biancardi. «Era pericolante, si era incurvato e temevamo potesse crollare – ammette il sindaco Antonelli – ora rimarrà un muretto più basso, che renderà l’area del parcheggio più sicura anche contro le intrusioni e certe frequentazioni». Con la recinzione così bassa, tutto quello che succederà dietro all’ex Borri sarà alla vista di tutti. «Nel frattempo è da stabilire se demolire anche l’altra parte di muro (quello che si affaccia su via Pisacane, ndr), che però non sembra pericolante – aggiunge Antonelli – verranno fatte tutte le valutazioni del caso».

Le misure anti-intrusione

Proseguono intanto anche le operazioni avviate per “blindare” l’area dismessa dell’ex Borri contro le intrusioni degli abusivi. L’accesso sul retro, che era un “colabrodo”, è stato rinforzato con una doppia fila di reti metalliche di recinzione, stavolta chiuse con i lucchetti mentre in passato erano semplicemente appoggiate. In più, ricorda il sindaco, «stiamo posizionando le lastre in lamiera per “murare” porte e finestre degli edifici, un’operazione che richiede massima attenzione per non rovinare il muro che è vincolato dalla soprintendenza. Ci vorrà una settimana-dieci giorni per chiudere tutto». A quel punto, con il Borri blindato, non resta che sperare di ottenere i finanziamenti per la rigenerazione dell’area. La risposta da Roma è attesa in estate. Altrimenti le misure anti-intrusione dovranno rimanere ancora per molto in attesa di sbloccare la riqualificazione.

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