Busto, il Pd interroga il sindaco sul caso Brambilla: «Valuti se spostarla»

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BUSTO ARSIZIO – Spostare la dirigente all’Urbanistica a altro incarico. Lo chiede il Partito Democratico al sindaco Emanuele Antonelli all’interno di un’interrogazione consiliare dopo che, con l’avviso di chiusura delle indagini relative all’inchiesta Mensa dei poveri, è emerso che Monica Brambilla, citata nel faldone dei pm, è indagata.

Il coinvolgimento della dirigente a Palazzo Gilardoni continua a restare sul tavolo politico cittadino. E dopo la richiesta di dimissioni del sindaco da parte dei Cinque stelle, arriva anche l’interrogazione dei dem sull’argomento. Che è un po’ più articolata rispetto all’episodio descritto nelle carte dei giudici e che vede indagata Brambilla.

Cosa chiede il Pd

Nell’interrogazione i consiglieri del Partito democratico chiedono al sindaco di sapere quali notizie ha in mano l’amministrazione comunale rispetto alla posizione della dirigente del settore Urbanistica all’interno dell’indagine ora chiusa denominata “Mensa dei Poveri”; quali provvedimenti intenda assumere alla luce dell’avviso di chiusura delle indagini, che avrebbe visto l’iscrizione di Monica Brambilla nel registro degli indagati e se il primo cittadino “non ritenga opportuno, alla luce di quanto sopra, assegnare la dirigente ad altro incarico”. La capogruppo Valentina Verga: «Abbiamo presentato questa interrogazione sia per avere maggior chiarezza e una serie di spiegazioni, ma anche per capire se il il sindaco abbia o stia valutando l’opportunità di prendere qualche provvedimento rispetto alla posizione della dirigente».

Città diverse dirigenti identici

Ma se il caso Brambilla è la questione sulla quale sono accesi tutti i riflettori, i dem, nelle premesse del documento  fanno scattare un’altra lampadina. E in particolare nel punto in cui l’interrogazione dice: “Negli atti d’indagine risulterebbero presenti anche altri professionisti conosciuti nel Comune di Busto Arsizio quali estensori dell’ultimo Pgt e come consulenti della variante generale attualmente in elaborazione”. «E’ un punto – dicono i dem – sul quale è bene che venga sgomberato il campo da ogni dubbio. Senza voler fare alcuna dietrologia, ma semplicemente mettendo in fila una serie di coincidenze».

E il riferimento è al fatto che tra i professionisti che hanno lavorato alla stesura del pgt di Busto c’è l’architetto Massimo Giuliani, il quale ha anche seguito la variante del piano di Gallarate, rispetto alla quale la Brambilla ha dato il suo parere in qualità di commissario. Il professionista è stato anche consulente della variante generale di Busto. Brambilla poi è stata anche nominata dallo stesso sindaco, in qualità di presidente della Provincia, come dirigente a Villa Recalcati. Sempre alla guida del settore tecnico. Che sovrintende ed esprime pareri sulla coerenza dei piani di governo del territorio e del piano territoriale di coordinamento provinciale. Cioè i dem chiedono un chiarimento anche in merito al fatto che ad avere un ruolo strategico sulle importanti partite urbanistiche, seppur in città differenti ma confinanti, siano stati sempre gli stessi due professionisti: Giuliani e la dirigente Brambilla.

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