BUSTO ARSIZIO – È già mezzo “fallito” il primo dibattito tra candidati sindaci organizzato in città in questa campagna elettorale sul tema della sanità territoriale. Il sindaco Antonelli ha annunciato che non parteciperà, così si dovrà presumibilmente aspettare l’ultima settimana prima del voto, il 29 settembre, per vedere i candidati sindaci sfidarsi sul palco del teatro Sociale, all’appuntamento organizzato dai millennials di Politics Hub. «Troppo poco» per il candidato sindaco del centrosinistra Maurizio Maggioni, che rilancia l’appello dello storico esponente Dem Walter Picco Bellazzi e invita al «confronto nei quartieri negli ultimi dieci giorni utili» di campagna elettorale. E anche l’ex sindaco Gigi Farioli si prepara a “stanare” i rivali con qualche proposta provocatoria.
Il primo dibattito pubblico
Il primo dibattito tra i sei candidati, convocato da Medicina Democratica e dal Comitato per il diritto alla salute del Varesotto, è in programma per il prossimo lunedì 20 settembre alle 21 al Museo del Tessile, sul tema “Sanità del territorio: quale futuro?”. Ma il primo confronto tra candidati sindaco di Busto ha già registrato la defezione illustre del sindaco uscente Emanuele Antonelli. Confermata invece la presenza degli altri candidati, inclusi Gianluca Castiglioni (che pure aveva detto “no” all’ipotesi di un confronto sul tema più specifico del nuovo ospedale), Gigi Farioli per il polo di centro (già promotore di un dibattito sul nuovo ospedale), Maurizio Maggioni per il centrosinistra e Chiara Guzzo per la Sinistra. Incerta Laura Bignami (Movimento per Busto). In ogni caso, senza il sindaco sarà inevitabilmente un dibattito a metà.
Gli altri confronti in agenda
Nell’agenda degli sfidanti per la poltrona più importante di palazzo Gilardoni per ora c’è solo un altro confronto pubblico già definito, quello fissato per il 29 settembre al teatro Sociale dai millennials dell’associazione “Politics Hub”, già protagonisti dell’organizzazione di un confronto tra i candidati sindaco l’anno scorso a Legnano. Per il resto si attendono le visite dei “big”, come Adriano Galliani (venerdì 17) e Matteo Salvini (sabato 18), oltre che Giorgia Meloni (data ancora incerta, forse il 25) e forse Matteo Renzi, dopo il forfait di Giuseppe Conte.
Il dibattito tra i giovani
Un’altra associazione giovanile di Busto, la storica Comunità Giovanile, ha invece messo in agenda per il 30 settembre un «confronto tra giovani candidati alle elezioni amministrative di Busto Arsizio». Ciascuna lista è stata chiamata ad individuare due candidati giovani, un maschio e una femmina, per rispondere ad una serie di «domande non scontate, focalizzate su tematiche giovanili e provocatorie», come annuncia il presidente dell’associazione di vicolo Carpi Francesco Maria Pannilini. «La nostra parte la facciamo, anche se con il Covid non è facile – rivela – dovremo organizzarlo per forza all’esterno, con il rischio di annullare tutto in caso di maltempo, ma ci teniamo a farlo come nelle passate amministrative».
«Pensano di avere la vittoria in tasca?»
Ma per Maurizio Maggioni, candidato sindaco di Pd-M5S-Verdi, è «troppo poco se si immagina una città partecipata ed interessata, troppo se si considera il livello di quella parte di ceto politico cittadino che pensa di avere la vittoria in tasca qualsiasi cosa faccia o non faccia, o che è nostalgica del pensiero unico o che si misura sul meno peggio, guardando al passato». Il sospetto, è evidente, è che sia strategico l’allontanarsi dal dibattito. «Per parte mia sono disponibile ad un confronto diretto sui programmi, sui problemi della città e sulle prospettive del suo futuro – la sfida di Maggioni – se vogliamo proporci obiettivi alti ed impegnativi, dobbiamo alzare l’asticella per favorire una competizione virtuosa tra i gruppi politici e la città. Proponiamoci nei quartieri negli ultimi dieci giorni utili. Candidiamo i giornalisti della stampa locale come moderatori».
Picco Bellazzi boccia la campagna elettorale di Busto: «Dateci i dibattiti pubblici»