Nuovo ospedale, Farioli: «Contorsionista Cattaneo. A Busto dibattito coi candidati»

BUSTO ARSIZIO – «Nuovo ospedale, se ne parli. E si agisca». L’appello del candidato sindaco della coalizione di centro tra Liberali popolari e Riformisti Gigi Farioli per un «dibattito trasparente tra i candidati sindaci» sul progetto del polo ospedaliero unico tra Busto e Gallarate che Regione Lombardia intende insediare a Beata Giuliana. E contro quanto espresso dall’assessore regionale e coordinatore provinciale di Noi con l’Italia Raffaele Cattaneo (a Busto alleato del sindaco uscente Emanuele Antonelli) che nei giorni scorsi ha dichiarato a Malpensa24 che è opportuno «rimandare la decisione dopo le elezioni». «Se il suo fosse un tentativo di nascondere questo tema dalla campagna elettorale – sottolinea Gigi Farioli – non sarebbe accettabile, oltre che populista e trasformista, soprattutto poco rispettoso trasparenza della politica».

Le contraddizioni

Cattaneo populista? «Lo è cercare di non affrontare polemiche e posizioni che, pur assolutamente condivisibili, sono il frutto di falsi pregiudizi che hanno fatto e stanno facendo breccia nell’opinione pubblica disinformata». Insomma, sul nuovo ospedale per Farioli non si può frenare, nemmeno per un mese. «Raffaele Cattaneo – spiega l’ex sindaco di Busto – per la seconda volta si contraddice. Lo fece già affermando ai quattro venti la sua condivisione al progetto liberal-popolare ma finendo poi con lo scegliere, e soprattutto il far scegliere a chi non voleva, un’alleanza con gli estremismi e i sovranismi di destra». Cattaneo ha smentito con forza una retromarcia sul nuovo ospedale, ma per Farioli il messaggio di rimandare la decisione dopo il voto è sbagliato: «Stimo Raffaele, lo considero tra i più capaci e intelligenti esponenti dell’ultima tornata espressa dal mondo cattolico, ma oggi come ieri cade nel contorsionismo che ai miei tempi avrebbero definito alla Dell’Omodarme, ala destra della Juve anni ’60, talmente amante del dribbling dal finire spesso con il dribblare se stesso. In politichese si direbbe che è una posizione degna del peggior doroteismo».

La proposta di un dibattito

Insomma, indietro non si può tornare ma nemmeno fermarsi. «Come si puo dire che il nuovo ospedale sia un’opportunità salvo lasciar decadere la sanità di Busto e Gallarate a satellite mediocre di altre realtà e al contempo dire che non se ne parli? – attacca Farioli –  la campagna elettorale dovrebbe essere l’occasione per affermare da parte di ciascuno ciò che meglio e ciò è peggio, non confondere le acque. Ecco perché mi farò portavoce e propositore di un dibattito sulla riforma della sanità e sugli investimenti nella medicina territoriale anche alla luce del PNRR, a cui potranno partecipare tutti i candidati sindaci. Per trasparenza della politica, che non si dribbla da sola, ma si esprime su posizioni chiare su cui il cittadino è chiamato a decidere».

«Treno da non perdere»

Anche perché per Gigi Farioli il rischio di perdere il treno non è da sottovalutare: «Cattaneo sa che sono stati distribuiti i primi 3 milioni alla provincia di Varese per le case di comunità e la medicina prossimità ed è a conoscenza anche dell’annuncio della vicepresidente e assessore alla salute Letizia Moratti sui molti investimenti ospedalieri in diverse città della Lombardia, partite molto dopo il nuovo ospedale Busto-Gallarate, rischiano di usare quegli investimenti costringendo Busto nel dimenticatoio. Non possiamo permettercelo, per una buona sanità e per il futuro dei nostri figli».

Ospedale Busto-Gallarate, Cattaneo: «La decisione solo dopo le elezioni»

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