Busto, nuovi fondi per il commercio. Maffioli: «Anche ai negozi di quartiere»

L'assessore al commercio Manuela Maffioli e il presidente di Ascom Rudy Collini al flash mob in Santa Maria

BUSTO ARSIZIO – Nel giorno del ritorno in zona rossa, l’amministrazione comunale dà il via a due bandi da 148mila euro complessivi a sostegno di commercianti, artigiani, ristoratori e operatori del terziario colpiti dalla crisi economica. «Tempismo perfetto», come fa notare la vicesindaco e assessore al commercio Manuela Maffioli, che ha presentato le iniziative, subito dopo l’approvazione in giunta, insieme alla delegata al bilancio Paola Magugliani e ai presidenti di Ascom, Rudy Collini, e Duc, Matteo Sabba. Un bando rimette in circolo i fondi regionali avanzati (48mila su 100mila) la scorsa estate dal primo bando DUC, riservato alle attività che rientrano nel perimetro del Distretto urbano del commercio, mentre l’altro, da 100mila euro, è frutto dello sforzo del Comune per destinare risorse a tutte le attività commerciali dei quartieri periferici.

Il tempismo

«In un momento in cui il commercio è di nuovo duramente colpito dalle misure di contenimento della pandemia interveniamo con due ulteriori azioni concrete a supporto – annuncia la vicesindaco e assessore allo sviluppo del territorio Manuela Maffioli – una politica all’insegna della concretezza, la nostra, e della coerenza. Stiamo realizzando quello che avevamo anticipato a fine anno scorso e, tra le spese per le quali sarà possibile chiedere un contributo, ci sono anche eventuali cambi di saracinesche e nuovi arredi esterni dei pubblici esercizi, previsti dal regolamento del decoro. Lo scopo è supportare le attività commerciali e, nel contempo, muovere insieme nuovi passi verso una città sempre più accogliente e attrattiva».

I due bandi

Il primo a partire sarà il bando da 100mila euro, destinato alle attività commerciali al di fuori del perimetro del Distretto urbano del Commercio. Domande dal 1° aprile al 30 aprile, cifra massima erogabile 1500 euro (come già nel primo bando Duc) e requisiti molti simili a quelli del bando Duc. Rimborsabili ad esempio, anche le spese effettuate per interventi richiesti dal regolamento del decoro urbano, come arredi esterni (tavolini) e cambi di saracinesche. L’altro, ribattezzato “bando Duc 2”, è una riproposizione di quello della scorsa estate, riservato ai commercianti che hanno sede all’interno del perimetro del Distretto: a disposizione poco più di 48mila euro, la cifra massima erogabile si alza a 2500 euro, e permetterà anche alle imprese già “premiate” alla prima tornata di ottenere ulteriori fondi fino ad un massimo cumulato di 2500 euro. Si potrà fare domanda tra il 10 maggio e l’11 giugno. I dettagli dei bandi sono disponibili sul sito web del Comune di Busto Arsizio.

«Risposte concrete e tempestive»

«I tempi sono stretti, per dare subito risposte concrete a categorie molto provate dall’emergenza sanitaria in corso», come spiega l’assessore al bilancio e all’attrazione risorse Paola Magugliani. «Dopo le risorse milionarie stanziate al tempo della prima ondata della pandemia, i 100mila euro che il Comune mette a disposizione per le realtà extra Duc sono frutto di un lavoro importante sugli equilibri di un bilancio in cui abbiamo dovuto tenere conto di tante situazioni di difficoltà. Con l’ufficio attrazione stiamo svolgendo un lavoro capillare di ricognizione dei bandi a disposizione per non lasciare nulla di intentato nell’azione di sostegno alle categorie più colpite dalla crisi».

I commercianti: «Aiuti per ripartire»

«Confidando nel ritorno alla normalità dopo Pasqua, si dovrà ripartire al meglio e questi aiuti servono» sottolinea il presidente di Confcommercio Ascom Busto e Medio Olona Rudy Collini, segnalando almeno due pregi di queste iniziative. «La correzione dell’importo massimo erogabile a 2500 euro rende ancora più interessante aderire, anche perché in questi bandi quasi tutti i costi sono rendicontabili. E dopo i diversi bandi regionali per i Distretti, può essere utile un supporto alle attività dei quartieri periferici». Anche il presidente del Distretto urbano del commercio Matteo Sabba ringrazia l’amministrazione comunale che con il bando da 100mila euro «ha fatto un passo almeno 10 volte più grosso di quello di Regione Lombardia», ma non fa il diplomatico. «Come già i ristori, questi interventi non risolvono i problemi, soprattutto dei più piccoli che stanno registrando cali di fatturato del 70% da marzo 2020 a marzo 2021, peggio che in guerra, ma per un Comune è un intervento importante. Prendiamo quello che c’è, anche se ottimismo e risparmi stanno finendo».

Sabba (Duc) di lotta e di governo

Ma poi Sabba rivolge all’amministrazione un doppio invito in vista dell’estate: «Accettare l’organizzazione di eventi pubblici, perché la gestione delle piazze, che verranno prese d’assalto, sarà sempre del disordine. Non farlo sarebbe un’occasione persa. E iniziative a favore di nuove imprese e startup, perché i ristori non saranno mai abbastanza per restituire quello che è stato tolto». Trovando le pronte risposte degli assessori: Magugliani ricorda «l’incentivo Tari di cinque anni per le nuove imprese», mentre Maffioli, auspicando «il superamento delle restrizioni grazie alla campagna vaccinale», ricorda che gli eventi realizzati la scorsa estate sono stati frutto del «compromesso tra tenere vivo il centro ed evitare assembramenti e situazioni non controllabili e non tracciabili, come da norme dei Dpcm».

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