Busto, le aziende tessili hanno anticipato il futuro: premiate dal Centrocot

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BUSTO ARSIZIO – Trent’anni di innovazione, sostenibilità ed economia circolare. Concetti oggi di moda. Che per il tessile di Busto e della provincia di Varese però sono sempre stati di grande attualità, oltre che attuati anche in “tempi non sospetti”. Grazie alla lungimiranza degli imprenditori, molti dei quali questa mattina, martedì 19 novembre, hanno partecipato al convegno “L’innovazione parte da Leonardo” organizzato dal Centrocot, realtà di Busto Arsizio che da tre decenni è impegnata nello sviluppo della filiera tessile – abbigliamento – moda proprio al fianco delle realtà produttive.

Busto centrocotIl gotha del tessile al Museo

Un’occasione per fare il punto della situazione, ma anche per approfondire una serie di temi ormai consolidati nella mission delle aziende di settore. Concetti quali innovazione, ma anche sostenibilità ed economia circolare. «Parole – ha spiegato il presidente di Centrocot Mario Montonati in apertura di convegno – che vanno per la maggiore nel nostro settore di riferimento. E che vedono molte aziende del territorio impegnate su questi fronti da tempo e lo dimostra il fatto che sul nostro territorio abbiamo realtà che hanno il certificato di sostenibilità da almeno 20 anni». Un dato questo che dimostra come per il tessile di Busto e dell’intera provincia, l’innovazione (termine che comprende anche sostenibilità ed economia circolare) non è una questione di mode del momento. Bensì un metodo di fare impresa che consente di avere aziende leader, capaci oltre che innovare anche di rinnovarsi e così affrontare e superare tutte le difficoltà dovute all’evoluzione dei mercati e del mondo produttivo.

E su alcuni grandi temi del settore questa mattina si sono confrontati Giordano Artuzzi, Quality assurance e Csr manager di Ovs spa; Giovanni Brugnoli, presidente di Tiba Tricot e vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale Umano; Andrea Crespi, Ceo Eurojersey e presidente della Commissione sostenibilità di Sistema Moda Italia; Roberto Grassi, presidente e Ceo dell’Alfredo Grassi e presidente Univa; Pietro Pin, innovation project manager di Benetton group e Marino Vago, ceo della Vago spa e presidente di Sistema Moda Italia.

Una tavola rotonda contemporanea, con sguardo sul futuro, che si è tenuta accanto alla Sala Gemella del Museo del tessile dove è ospitata la mostra su Leonardo. E a legare il tessile di Busto al grande genio vinciano non c’è solo il tema dell’innovazione e della ricerca, ma anche il macchinario simbolo del settore. Leonardo, infatti, ha disegnato i telai, ovvero le macchine che due secoli più tardi sarebbero diventati il cuore pulsante dell’economia di una città (Busto) e di una provincia (quella di Varese), contribuendo a tessere la storia, la grandezza imprenditoriale e la ricchezza che ha fatto proprio della Manchester d’Italia un punto di riferimento mondiale.Nel passato, ma anche nel presente.

Come ha sottolineato il vicesindaco bustocco manuela maffioliManuela Maffioli, che in veste di assessore segue le deleghe alla Cultura e alle Attività produttive. «Due settori in apparenza distanti – ha dichiarato – ma che proprio in questo luogo, il Museo del tessile, trovano una perfetta sintesi. Il tessile è la nostra identità primaria dalla quale discendono anche l’identità culturale e quella sociale. E oggi a Busto il legame tra cultura e impresa, che in alcuni casi la sostiene, è molto forte. Senza dimenticare che quando si parla di cultura e impresa, si parla anche di cultura d’impresa. Che ha anche permesso alle nostre aziende tessili di crescere, di passare dalla “quantità” alla “qualità” e di essere ancor oggi esportatrici di innovazione in tutto il mondo». Al termine della tavola rotonda sono state premiate, anche dal sindaco di Busto Emanuele Antonelli, una settantina di aziende del territorio certificate Oeko-Tex da almeno 20 anni. I presenti hanno poi potuto visitare la mostra di Leonardo. Il convegno organizzato dal Centrocot, infatti, è una delle iniziative organizzate a Busto per rendere omaggio a Leonardo, oltre a una seconda mostra a Palazzo Cicogna e alla serata dedicata a Giuseppe Bossi promossa dalla studio legale A&A.

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