GALLARATE – La presenza di Giuseppe Lorusso – consigliere del Gruppo Misto a Gallarate e ago della bilancia in vista dell’imminente discussione della mozione di sfiducia – ieri sera 18 novembre al Condominio per l’evento organizzato da Fratelli d’Italia con la senatrice Daniela Santanché può essere considerato come un primo segno di avvicinamento dell’ex esponente di Forza Italia al partito di Giorgia Meloni. A sostenerlo è il capogruppo gallaratese Giuseppe De Bernardi Martignoni. Ma il diretto interessato frena: «Rimango fermo sulla mia posizione».
Nessuna preclusione
Martignoni premette che Lorusso ha accettato un invito a partecipare che era stato mandato a tutti i consiglieri di maggioranza, ma non nega che tra Lorusso e FdI «c’è un avvicinamento e la sua presenza ieri sera è una dimostrazione». E spiega: «Vediamo ora cosa accadrà. Se Lorusso chiedesse di entrare nel nostro gruppo non ci sarebbe alcuna preclusione, anzi sarebbe uno smacco per il centrosinistra e il Gruppo misto che vedrebbero ridotta la possibilità di far passare la loro mozione di sfiducia». Il capogruppo di Fratelli d’Italia, partito che in giunta esprime il vicesindaco Francesca Caruso, non si ferma qui e allarga il ragionamento oltre a Lorusso, riferendosi evidentemente anche agli altri 3 consiglieri di Forza Italia e al dissidente Leonardo Martucci: «Se qualcun altro volesse intraprendere lo stesso percorso non ci sarebbe da parte nostra alcuna preclusione. Se guardiamo l’orizzonte per loro potrebbe essere opportuno per avere tra un anno e mezzo maggiori possibilità di entrare in questa squadra. Sul territorio nazionale ci sono già numerosi casi di esponenti di Forza Italia confluiti nel nostro progetto: non dimentichiamoci che anche qui a Gallarate ci sono rapporti politici e di amicizia maturati nell’esperienza comune del Pdl».
Ma Lorusso frena
Interpellato a margine della sua partecipazione al Condominio, Lorusso però frena le avance di FdI: «Rimango fermo sulla mia posizione. Ero presente in sala come spettatore venuto ad ascoltare la senatrice Santanché. Non ero lì per qualche motivo particolare».