Bonny e Luciana da Somma in Tv: «Vogliono riportare in Gambia mio figlio»

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SOMMA LOMBARDO – Perché non li portate a vivere a casa vostra? Il tema dell’immigrazione tiene banco gioco forza. L’esempio arriva da Somma Lombardo, ma l’epilogo non è quello che ci si aspetta. Luciana Re, sessantenne sommese, ha adottato a distanza Bonny, giovane Gambiano, che adesso rischia di essere rimpatriato.

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«Era il 2013 – ha raccontato la donna a Quarta Repubblica, programma condotto da Nicola Porro in onda ogni lunedì su Rete4 – Io e mio marito gli chiedemmo: cosa vuoi fare tu nella vita? Ci rispose: Io voglio studiare. E così facemmo: ci applicammo per fare in modo che potesse formarsi». Bonny diventa tassista in Gambia. Una notte si ritrova a dividere una camera d’albergo con un cliente. «Fu accusato di essere gay – ha spiegato Luciana – In Gambia l’omosessualità è un reato». Il ragazzo arriva in Italia: «Impara l’italiano in 3 mesi – spiega Luciana – Trova lavoro in una ditta di pulizie, pulizie industriali». Ma non basta. «Le commissioni non gli credono – racconta ancora la sommese – Bonny rischia oggi di essere messo per strada o peggio, rimandato in Gambia. Dove dovrebbe scontare 14 anni per quella presunta relazione omosessuale che, ripeto, in Gambia, rappresenta un reato». Ora la domanda è quasi scontata: dove sta la famosa integrazione? «Io non posso credere – dice Luciana – Che lo possano mandare per strada o peggio in Gambia in prigione». La sommese lo ha accolto in casa sua: «E non voglio sia rimpatriato».

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