Busto, 12 milioni di euro di multe non pagate. Reguzzoni: “E’ preoccupante”

busto multe reguzzoni

BUSTO ARSIZIO – 12 milioni di euro di multe non incassate. Sono tantissimi soldi relativi alle contravvenzioni, che dovrebbero già essere nelle casse del Comune e che invece ancora mancano. Certo una parte potrebbe rientrare, poiché alcune sanzioni possono essere a “scavalco” tra l’anno in corso e il successivo. Ma il dato del fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel 2017 relativo alle multe è davvero alto. E lievita a 21 milioni 500 mila euro se si contano anche le mancate entrate che vanno sotto le voci imposte, tasse e accertamenti. Occorre dire che questa è una situazione che non è esplosa negli ultimi mesi, bensì che di anno in anno è andata ad accumularsi. E che ieri è stata affrontata in consiglio.

Numeri da capogiro

Reguzzoni Busto SicuraI numeri, snocciolati ieri, lunedì 24 settembre, in consiglio comunale, hanno fatto “saltare” sulla sedia la leghista Paola Reguzzoni: «Sapevo che il dato del fondo era alto, ma non mi aspettavo che a pesare, e tanto, fosse il mancato pagamento delle sanzioni. Credo che a questo punto sulla questione occorre metterci la testa. Leggere bene i numeri, capire tutta una serie di cose e tra queste, come recuperare i crediti ancora esigibili». Già perché gli euro non incassati sono parecchi. Non tutti però vanno considerati persi per sempre. Nel fondo, infatti, per legge, vanno conteggiate tutte le sanzioni staccate: dai divieti di sosta alle contravvenzioni relative a cantieri, ad esempio. E non tutti coloro che hanno una pendenza pecuniaria fanno parte della categoria dei furbi. Insomma i casi potrebbero essere svariati e andrebbero analizzati con attenzione: «Magari – dice Reguzzoni – con qualche passaggio in commissione insieme al comandante della polizia locale e i referenti degli uffici competenti. Di certo un fondo di accumulo così alto dice che il problema c’è e non va sottovalutato».

Un soluzione ai tanti “pagherò”

Capire i motivi dei mancati pagamenti quindi non sarà semplice. Tra le ipotesi dei 12 milioni di euro di “pagherò”, infatti, ci possono essere anche ritardi dovuti a semplici dimenticanze o difficoltà economiche. Ma anche nulla tenenti nei confronti dei quali ben poco si potrà fare. E parecchi furbi che, di rinvio in rinvio, potrebbero anche non scucire un euro.

Non solo.  Andare a bussare alla porta di chi ha queste pendenze potrebbe essere anche laborioso oltre che oneroso. Sia per il Comune, sia per chi si è dimenticato di saldare la contravvenzione. Il recupero, infatti, potrebbe essere affidato a una società specializzata, la quale ha diritto a una percentuale sul riscosso, che verrà ricaricata sull’importo della sanzione, come anche la mora e i ritardi. In questo modo, una sanzione di poche decine di euro potrebbe anche lievitare. E creare ulteriori problemi di riscossione.

Niente sanatoria però. «Prima di tutto – continua Paola Reguzzoni – analizziamo i dati. Dopo di che studiamo il modo migliore per intervenire. Busto non è l’unico Comune che si è trovato in questa situazione. Anche Milano qualche anno fa ha deciso di recuperare i soldi delle multe non pagate. Almeno quelle ancora esigibili. E lo fece dando l’opportunità alla gente di sanare la pendenza, magari con uno sconto, proprio per evitare di avviare il complesso iter di recupero crediti forzato. Al momento non saprei dire se questa sarà la soluzione per Busto».

Quante tasse non pagate

Per quanto invece riguarda tasse, imposte e accertamenti il termometro del fondo per i crediti di dubbia esigibilità si ferma (si fa per dire) molto più in basso della cifra relativa alle multe. Sono 8 milioni e 700 mila gli euro ancora da incassare. E anche qui vale lo stesso discorso per le sanzioni, ovvero che vengono conteggiati anche gli importi non ancora “scaduti” e che potrebbero venire incassati prima dell’ultima data utile. Ciò significa che il totale potrebbe essere limato verso il basso. In questa sezione del fondo le voci che fanno la parte del leone sono quelle relative alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi con 3 milioni e 350 mila di mancate entrate, quella della Tari con poco più di 3 milioni di euro e l’imposta comunale sugli immobili che ammonta a 1 milione e 800 mila euro.

 

busto multe reguzzoni – MALPENSA24