Busto, Pnrr off limits per il palaginnastica. L’ira di Antonelli: «Un’altra presa in giro»

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Emanuele Antonelli, sindaco di Busto e presidente della Provincia di Varese

BUSTO ARSIZIO – Sfumano le speranze di finanziare il Palaginnastica con i fondi PNRR per gli impianti sportivi e il sindaco Emanuele Antonelli se la prende di nuovo con i criteri scelti dal governo per i bandi: «L’ennesima presa in giro per i Comuni. Forse dovremmo pensare a realizzare una pista da bob». Eppure il bando da 700 milioni di euro, che finanzia anche «impianti di interesse di Federazioni Sportive», sembrava fatto apposta per la struttura sognata dalla Pro Patria Bustese Sportiva. Ma ciascuna Federazione può “sponsorizzare” solo un progetto, e alla Federginnastica c’è già la fila…

Il bando PNRR

Il bando, che “cuba” complessivamente 700 milioni di euro di fondi europei, verte su tre linee di finanziamento possibili per la creazione o la rigenerazione di impianti polivalenti indoor, piscine e cittadelle dello sport, di cui una da 162 milioni per «impianti di interesse di Federazione Sportive». Perfetto per il Palaginnastica, hanno pensato dal Comune di Busto Arsizio.

L’ipotesi Palaginnastica

Il progetto del palaginnastica

Così, appena uscito il bando, hanno subito contattato la Federginnastica, chiedendo di poter “sponsorizzare” la nuova struttura dedicata alla Pro Patria Bustese Sportiva campione d’Italia 2021, attualmente in fase di riprogettazione dopo il “flop” della maxi-operazione del Campus sportivo. «Ma ci hanno risposto picche – ammette il sindaco di Busto Emanuele Antonelli – dicendo che hanno già almeno una decina di progetti in ballo, e quindi, siccome ciascuna Federazione può presentarne solo uno in tutta Italia, non se ne può fare niente». Insomma, «l’ennesima presa in giro», sbotta il sindaco.

La doccia fredda

Una doccia fredda per Busto, che confidava nel PNRR per poter raggranellare le risorse che mancano per realizzare il nuovo impianto sportivo dedicato alla ginnastica artistica e ritmica. «A questo punto forse dovremmo andare a cercare una federazione libera per poter presentare un nuovo progetto? – protesta Antonelli – mi avevano chiesto di mettere il curling nel palaghiaccio, ma ormai sicuramente sarà già inflazionato dopo la medaglia d’oro delle Olimpiadi, forse potremmo provare con il bob…».

Le alternative

Battute a parte, per il Palaginnastica l’amministrazione si dovrà arrangiare con i milioni già a disposizione nel bilancio: 2,5 sono ancora quelli “ereditati” dalla Provincia per ultimare il palaghiaccio e altri 2 erano quelli stanziati per il palazzetto della ginnastica, il cui costo complessivo però supererà i 5 milioni di euro. E in questi giorni Palazzo Gilardoni proverà a verificare se riuscirà, entro la scadenza del bando del 22 aprile, a presentare un progetto alternativo: o trovando un’altra Federazione “libera”, come dice il sindaco, oppure pensando ad una nuova struttura polivalente nell’ambito di una delle altre due linee di finanziamento, riservate ai Comuni capoluogo o con più di 50mila abitanti. Che a quel punto potrebbe anche sorgere sullo scheletro del palaghiaccio, sempre a Beata Giuliana.

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