Busto, Antonelli: «Campus vicenda chiusa. Ora palaginnastica. Palaghiaccio? Dubito»

BUSTO ARSIZIO – Campus di Beata Giuliana, «nessun ricorso dopo la revoca» dell’affidamento del bando di project financing: «la vicenda è definitivamente chiusa e il Comune si sta apprestando ad escutere la fidejussione». Lo ha rivelato in consiglio comunale il sindaco Emanuele Antonelli, rispondendo alle domande del capogruppo di Busto al Centro Gianluca Castiglioni sulla “storia infinita” della maxi-operazione avviata dal pool di imprese che faceva riferimento alla Noka di Stefano Perboni. Per il futuro, va avanti il progetto del palaginnastica, finanziato con circa 5 milioni di euro nel piano delle opere pubbliche, mentre è caccia ai finanziamenti per ultimare lo “scheletro” di via Minghetti: «Ma la vedo dura che possa mai diventare un palaghiaccio» ammette Antonelli.

Il botta e risposta

A sollevare il tema in sala esagonale è BaC, con una serie di richieste di chiarimento espresse da Luca Castiglioni, sugli eventuali «strascichi» della vicenda del Campus, su cui occorre «intervenire, per motivi di sicurezza e contabili, visto quel che è successo con il vento» e ricordando l’«urgenza» di realizzare il palaginnastica, «atteso da più di un lustro». A rispondere è stato il sindaco Antonelli, che ha fatto un quadro sintetico della vicenda: «Dopo che abbiamo proceduto alla revoca dell’affidamento del project financing non è stato presentato nessun ricorso, perciò il discorso è chiuso, e ci stiamo apprestando ad escutere la fidejussione». Nessuna “coda” , dunque, per l’annosa operazione: anche l’ultimo ricorso al Tar dopo la lite tra le aziende del pool si è estinto per rinuncia, e a questo punto il Comune recupererà qualche centinaio di migliaia di euro di garanzie.

Avanti con il palaginnastica

Nel frattempo si lavora al palaginnastica, come annunciato dal sindaco in consiglio comunale: «Lo studio di fattibilità è stato affidato ad un professionista, che nei prossimi giorni credo che darà una prima indicazione. Poi si dovrà procedere con il bando. Le tempistiche? Visti i precedenti aspetto ad esprimermi». Di certo c’è che la nuova “casa” promessa alla Pro Patria Ginnastica sorgerà sull’area di Beata Giuliana ma lascerà intatto lo “scheletro” dell’ormai ex palaghiaccio. Il suo completamento rimane per ora un rebus.

E il curling?

«Stiamo vedendo di intercettare dei fondi per realizzare delle strutture ludico-sportive all’interno della struttura esistente» fa sapere, a margine della discussione in aula, il sindaco Antonelli. Occhi aperti ai bandi del Pnrr. E nonostante i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026 alle porte, la speranza di una “casa” del ghiaccio a Busto sembra ormai definitivamente sfumare: «Una signora proprio in questi giorni mi ha scritto per chiedermi di realizzare un impianto per il curling, dopo l’oro olimpico a Pechino, visto che è una disciplina che ha pochissimi impianti in Italia – rivela il sindaco – ma mantenere un palaghiaccio è talmente difficile, e soprattutto dopo lo scotto che abbiamo preso, dubito che si possa ripresentare la possibilità di completare il palaghiaccio in quella struttura».

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