Busto, Rogora vuole il piano della mobilità sostenibile. Ipotesi Zone 20 nei controviali

BUSTO ARSIZIO – Dopo il piano urbano del traffico (Put), Busto si prepara a varare anche il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). Ad annunciarlo è l’assessore alla viabilità Massimo Rogora, che svela l’intenzione dell’amministrazione di pianificare anche la “rivoluzione” della mobilità dolce. Tra le ipotesi già allo studio in vista del Pums, c’è quella di trasformare i controviali del viale della Gloria in corsie preferenziali per le biciclette sul modello delle “zone 20” sperimentate a Torino. E intanto si stanno già predisponendo alcuni degli interventi di rallentamento delle auto previsti nel Put, come le “zone 30” e le “isole 30” davanti alle scuole.

Dal PUT al PUMS

«Il piano urbano del traffico – annuncia l’assessore Max Rogora – approderà a breve in consiglio comunale. Sono arrivate 18 osservazioni, tutte pertinenti anche se alcune sono proposte specifiche che si possono valutare al di fuori del Put, come quella di Busto al Centro». L’esponente leghista fa sapere che verrà convocata «una commissione allargata per dare spiegazioni a tutti i consiglieri, ma anche a cittadini e associazioni» sul nuovo piano chiamato a ridisegnare la viabilità. Ma in attesa di “portare a casa” il piano del traffico, Rogora ha già un nuovo obiettivo nel mirino: «Il piano urbano della mobilità sostenibile. Stiamo iniziando a lavorarci sopra, dopo diverse sollecitazioni e osservazioni».

Più mobilità sostenibile

C’è da sfatare il “mito” della sesta città più trafficata d’Italia – «forse calcolato in base alle celle telefoniche dei cellulari, ma solo perché sul nostro territorio ci sono le autostrade sempre intasate» – e c’è da combattere lo smog, visto che Busto è tra le prime 20 città più inquinate d’ Europa. Il PUMS – rivela Max Rogora – potrebbe essere un’ottima arma per abbattere l’inquinamento e per attrarre finanziamenti dall’Unione Europea, anche con il Recovery Fund». Una sfida «non facile, perché Busto ha vie strette e ricavare le piste ciclabili a volte è complesso», ma l’assessore è sul pezzo: «Dobbiamo iniziare a studiare questo piano. È un progetto di lungo respiro per la città». Tra i punti essenziali da prevedere, oltre ad una rete di ciclabili, le infrastrutture per il trasferimento casa-lavoro con veicoli e scooter elettrici e le nuove linee del trasporto pubblico.

I primi interventi

Ma anche un’idea che Rogora vorrebbe sperimentare sul modello di quanto fatto a Torino: «Le corsie preferenziali per le biciclette con la “zona 20” nei controviali del viale della Gloria. Vogliamo capire se siano fattibili». Si tratterebbe in sostanza di introdurre il limite da 20 km orari nei controviali, in modo tale che le auto li utilizzino solo per posteggiare, per dare la “precedenza” a chi va in bici. Nel frattempo anche il piano del traffico darà le prime risposte sulla mobilità sostenibile, con le pedonalizzazioni e i posti auto a bordo strada che si spostano verso i parcheggi “off street” a sbarre. Ma alcuni progetti «stanno già partendo», come la zona 30 di via Alfieri a Sant’Edoardo o quella di piazza Trento e Trieste, ma anche le “isole 30” davanti alle scuole. E domani pomeriggio, 20 marzo, proprio Max Rogora parteciperà al “gazebo virtuale” della Lega per parlare anche di viabilità.

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