BUSTO ARSIZIO – La storia di Giulio, lo studente di 12 anni di Scansano, piccolo comune nel Grossetano, costretto a studiare all’aperto, in campagna all’ombra di un grande albero, perché in casa connessione e telefono non funzionavano, ha fatto il giro d’Italia. In un momento in cui la didattica a distanza è l’unico modo per permettere ai ragazzi dell’intero Paese di seguire le lezioni scolastiche le difficoltà di Giulio a caccia di una connessione per terminare l’anno scolastico hanno colpito tutti al cuore.
Problema risolto in 24 ore
Un cuore grande come quello di Eolo. La società bustocca leader nel settore delle telecomunicazioni italiana e Internet Service Provider è infatti intervenuta risolvendo il problema in 24 ore. Giulio da oggi studia tranquillamente nella propria cameretta, senza dover dare la caccia alla connessione, come milioni di altri studenti italiani. Un risultato frutto di una vera e propria task force. A dare l’annuncio che il problema era stato risolto è stata con un post su Facebook la vice ministra dell’Istruzione, Anna Ascani, che giovedì 16 aprile aveva spiegato che il ministero aveva preso contatti con scuola, la dirigente dell’istituto, Anna Carbone e il personale scolastico per permettere “a questo studente di fare didattica a distanza”. In un giorno il problema è stato risolto. Ed è la stessa vice ministra a ringraziare tutti, a cominciare da Eolo, per quanto fatto. La società bustocca ha inviato a scansano i suoi tecnici Maurizio Pellegrini, Stefano Biancalani e Filippo Mignani, per “collegare” Giulio alla scuola.
Vice ministra all’Istruzione in campo
Il dodicenne non dovrà più percorrere un chilometro ogni giorno per raggiungere il primo punto dove potersi connettere, sempre restando all’aperto. La madre Gloria, come riporta Repubblica, non dovrà più caricare in auto quel banchetto dove il figlio studiava nel mezzo della campagna, né dovrà più utilizzare il proprio cellulare come router per connettersi.