Separazione consensuale nel gruppo di Farioli a Busto: Fiore lascia e va nel misto

BUSTO ARSIZIO – Separazione consensuale nel gruppo consiliare Popolo, Riforme e Libertà: Emanuele Fiore, eletto nella lista “Forza Busto” che sosteneva Gigi Farioli alle elezioni amministrative e subentrato in consiglio comunale dopo le dimissioni di Giuseppe Ferrario, lascia e va ad accasarsi nel gruppo misto. A pesare non sono state le divergenze di opinioni sulla vicenda Neutalia (Fiore è tra i portavoce del comitato “No Inceneritore”), quanto lo sbilanciamento verso il Terzo Polo del gruppo PRL, a detta dello stesso Fiore. Il gruppo però non cambia denominazione (in passato era stato proprio il consigliere di Borsano a bloccare la trasformazione in “L’Italia c’è”) e rimane con i suoi due consiglieri Gigi Farioli e Giuseppina Lanza, appena diventata delegata al territorio nella nuova squadra provinciale di Marco Magrini.

L’addio di Fiore

La rottura, da tempo nell’aria, è stata sancita, senza porte che sbattono, in una conferenza stampa congiunta in cui erano presenti tutti e tre i consiglieri. «Prima di tutto è doveroso ringraziare Gigi per l’opportunità che mi ha concesso di far parte di un percorso politico, iniziato con la sua candidatura a sindaco nelle passate elezioni amministrative con l’obiettivo, da me convintamente condiviso, di creare un soggetto popolare e riformista in alternativa ai due poli maggioritari (centro destra e centro sinistra) – le parole di Emanuele Fiore, neo consigliere del gruppo misto – consapevoli tutti sin da subito che avremmo dovuto trovare una sintesi tra le diverse anime, su temi anche potenzialmente divisivi, convinti però che questa diversità fosse una ricchezza più che un problema, siamo riusciti ad ottenere un risultato di tutto rispetto eleggendo tre consiglieri, ciascuno in rappresentanza di un’anima del progetto. Le dimissioni di Giuseppe Ferrario mi hanno consentito di proseguire il mio percorso politico con la nomina a consigliere comunale nel gruppo PRL potendo quindi vedere da vicino e sul campo l’esperienza politica di un grande maestro quale è Gigi Farioli da cui si può solo imparare. Col tempo però sono anche emerse le differenze che hanno portato a perdere alcuni compagni di viaggio: quasi da subito Alberto Amato e gli amici di Cambiamo, seguiti poi da Giuseppe Ferrario con il suo Popolo della Famiglia (ora Democrazia e Sussidiarietà), lasciando quindi di fatto quasi solo la componente partitica del Terzo Polo (Azione e Italia Viva). Preso atto di questa realtà ed essendo la mia una candidatura civica espressione di quell’area popolare e cattolica a cui sono radicato, per una miglior libertà di azione reciproca abbiamo deciso consensualmente di creare due gruppi distinti. Questa separazione non è sicuramente da vedere come la fine di un percorso quanto la possibilità di crescita». Fiore annuncia che cercherà di «coinvolgere realtà (movimenti, associazioni e partiti) che si ritrovano in quell’area popolare e cattolica alle quali offro la mia disponibilità a lavorare insieme e diventare loro punto di riferimento e rappresentanza in consiglio comunale per essere qualificativi nella nostra realtà cittadina anche in prospettiva. Il primo pensiero va sicuramente al mio predecessore Giuseppe Ferrario ma potrei fare tanti altri nomi. In quest’ottica la mia azione non sarà di opposizione preconcetta ma di confronto serio e onesto con tutte le forze, di maggioranza e opposizione, per il bene esclusivo della città di Busto Arsizio».

Farioli e Lanza verso il partito unico

Gigi Farioli, da parte sua, affiancato da Giuseppina Lanza, rivendica, da un lato, «la straordinaria lungimiranza del progetto politico nato nel 2021, che a detta di Renzi, Calenda e Gelmini, è stato il prototipo di ciò che necessita oggi a livello nazionale, l’unione di liberali, riformisti e popolari». Popolo, Riforme e Libertà, appunto, che rimarrà la denominazione del gruppo anche in vista del percorso verso il partito unico che sta intraprendendo il Terzo Polo Azione-Italia Viva. Dall’altro lato, «Busto Arsizio è stata determinante per l’elezione di Magrini alla presidenza della Provincia, un civico avverso alla contrapposizione muscolare destra-sinistra, e per l’elezione di due consiglieri regionali di riferimento (Giuseppe Licata e Luca Ferrazzi)». Con
Emanuele Fiore invece proseguirà «una forte collaborazione», assicura Farioli, sulla scorta di quanto fatto finora, pur nella «chiarezza sul discrimine della questione partecipate ed economia circolare» che riguarda il futuro di Neutalia.

Le battaglie continuano

E quindi, seppur divisi, «si continuerà più di prima sulle battaglie insieme sostenute ma tradotte nell’inerzia di una maggioranza che fa opposizione alla città ma non sa governare la città». Farioli cita le mozioni di PRL approvate all’unanimità: quella sulla famiglia «rimasta lettera morta» e quella sulle comunità energetiche, dove «il timido e confuso passaggio fatto in giunta denota inerzia e incapacità di investimento». Ma anche il tema delle partecipate, su cui l’ex sindaco vede la «necessità inderogabile di salvare un patrimonio a rischio di fallimento», e il piano d’area Malpensa «in triangolazione con il neo-delegato provinciale al territorio» Giuseppina Lanza. Tutte «iniziative – promette Farioli – che tradurremo in atti consiliari e su cui, almeno su quasi tutte, ci sarà la collaborazione anche del nuovo gruppo misto».

Italia Viva: «Avanti con Farioli»

Sulla vicenda interviene con una nota anche il co-coordinatore cittadino di Italia Viva Davide Boniotti:

Il Gruppo consiliare PRL perde una sua importante componente a seguito della scelta del consigliere Fiore, politicamente comprendo le ragioni che spingono Emanuele a percorrere questa strada, probabilmente più consona al suo sentire personale e ideologico. Vorrei esprimere a livello personale il mio ringraziamento al consigliere Fiore per il sempre proficuo scambio dialettico e per la propositività espressa in questi mesi di lavoro insieme, che hanno visto il gruppo presentare congiuntamente importanti iniziative consiliari. Non dubito che il proficuo legame personale e produttivo che si è venuto a creare con Emanuele proseguirà ulteriormente indipendentemente dal posizionamento all’interno del Consiglio comunale. Dalle elezioni amministrative del 2021 sono passati relativamente pochi mesi, ma sia a livello nazionale che a livello locale questo lasso di tempo ha segnato il passo di importanti cambiamenti politici che sono sotto gli occhi di tutti. Alcuni amici che avevano appoggiato l’originario progetto di Terzo Polo, declinato a livello bustocco ed antesignano di quanto avvenuto a livello nazionale, hanno legittimamente fatto scelte politiche e personali che li hanno portati a tornare sui propri passi. Nonostante questo la capacità di esprimere iniziative a livello locale e provinciale del gruppo Italia Viva – Azione si è notevolmente incrementata grazie all’elezione di Maria Chiara Gadda in Parlamento, di Giusy Versace al Senato, di Giuseppe Licata in Consiglio regionale e ultima ma non meno importante grazie alla delega al Territorio conferita a livello provinciale a Giuseppina Lanza. È mia fortissima convinzione che sotto l’esperta guida di Farioli l’attività del gruppo proseguirà a macinare proposte e a lavorare per il bene della collettività, proseguendo la fattiva collaborazione che ci ha guidato fino ad oggi.

busto arsizio Farioli fiore PRL – MALPENSA24