Desiderio senza fine di teatro, al via la stagione del San Giovanni Bosco di Busto

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BUSTO ARSIZIO – «Desiderio di abbracciare, di ricordare, di amare: non ci alzeremmo al mattino se non avessimo il desiderio di qualche cosa». “L’Uomo è un desiderio senza fine” è il tema scelto per la stagione 2021/2022 al Teatro San Giovanni Bosco di Busto Arsizio che sabato 16 ottobre riparte con “Abbracciami pirla”, in scena alle 21; l’opera dei Viandanti Teatranti Fabrizio Bianchi e Alessandro Grima e le altre in programma sono state presentate oggi, venerdì 8 ottobre, dal parroco don Antonio Corvi e da Claudio Fantinati, responabile della sala di Sant’Edoardo.

Un ritorno al cento per cento

«È un ritorno al cento per cento e ne siamo contenti perché, come tutti, siamo stati fermi per tanto tempo; ricordo che nella primavera 2019 avevamo annunciato un cambiamento di linea nella gestione della sala» ha annunciato Fantinati. Nel frattempo non se ne è stato fermo il San Giovanni Bosco, sottoposto a una revisione strutturale che ha interessato, tra gli altri, impianto elettrico, luci e serramenti. Il legame del teatro con la parrocchia, rivendicato con orgoglio, può dare qualcosa alla città: «La proposta culturale è un modo per essere più vicini alla gente, suggerire idee e percorsi», ha osservato don Antonio. «Con la consapevolezza che ciò che è bello fa passare il bene: si identifica con la dinamica vera della testimonianza cristiana. Inoltre ai ragazzi non vengono dati tanti spazi di responsabilità: stiamo lavorando alla creazione di una compagnia teatrale dell’oratorio».

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Il fil rouge che unisce gli spettacoli

«Quale visione di Uomo? Quale desiderio o quali desideri? In quale orizzonte “senza fine” siamo inseriti ora?»: Bianchi e Grima hanno fornito ulteriori particolari sugli interrogativi che animano gli spettacoli in cartellone. «Abbiamo scelto un tema universale: è il desiderio che consente di mettere avanti un passo dietro l’altro. E la proposta culturale non consiste in episodi effimeri ma dà vita a un percorso educativo: la funzione dell’arte è innanzitutto sollevare domande su cosa conti nella vita, quelle domande di fondo che consentono a un uomo di essere tale. La pandemia ci ha ricordato che c’è un ordine di priorità: il fil rouge che unisce i gli appuntamenti è rispondere meglio alle domande della vita». La collaborazione del San Giovanni Bosco con la compagnia teatrale è iniziata nel 2014: «Ci sentiamo parte di questa comunità. E, anche se ha una capienza di 338 posti, questa sala è un luogo molto intimo e raccolto: qui il teatro muoverà dubbi e potrà dare, a seconda dei casi, un pugno o una carezza o un abbraccio».

Torna la stagione per bambini e famiglie

Il primo evento è “Abbracciami pirla”, che proprio cinque anni fa debuttò al San Giovanni Bosco: «Prende spunto dal ponte di Paderno d’Adda, dove sono avvenuti molti suicidi: due uomini, che non si conoscono, si incontrano nello stesso luogo e nello stesso momento per farla finita. Ruota intorno al desiderio di non rimanere soli, ma anche di vivere di fronte alla morte. È un tema che, se affrontato con ironia e leggerezza può arrivare di più alle persone». Tra le altre proposte seguirà “Dante e le donne, Commedia Divina” e torna il teatro per bambini e famiglie che per Natale vedrà in scena “Bobo, Babbo e il mistero di Natale”; tra i punti di riferimento per le opere allestite ci sono Pier Paolo Pasolini (“La cvlla”), Piero Ciampi (“Piero l’italiano”) e il diario di Etty Hillesum (“Come un giglio in un campo”) fino alla storia di Romeo e Giulietta vista dal principe Paride in “L’amore fa schifo, ma la morte di più”.

Un segnale di ripartenza e speranza

Come ha ribadito Bianchi, «l’obiettivo non è soltanto il divertimento, ma anche offrire un’occasione di apertura e scoperta, raccontando, anche attraverso nuovi linguaggi creati da drammaturgie e compagnie, qualcosa che altrove non trova spazio». In una stagione completa che, ha ricordato don Antonio, «è una scommessa per dare un segnale di ripartenza e di speranza». Qui di seguito sono indicati gli spettacoli in programma:

Stagione teatro contemporaneo

Sabato 16 ottobre
“Abbracciami pirla”, Viandanti Teatranti, 21.00

Sabato 30 ottobre
“Dante e le donne, Commedia Divina”, Teatro dei Navigli, 21.00

Giovedì 11, venerdì 12 e sabato 13 novembre
“La Cvlla”, Viandanti Teatranti, 21.00

Sabato 11 dicembre
“Piero l’italiano”, Il Giardino delle Ore, 21.00

Venerdì 28 gennaio
“Diario (1941-1943)” di Etty Hillesum, Marta Mungo e Guiuseppe Palasciano, 21.00

In via di definizione:
“L’amore fa schifo, ma la morte di più”, Impermeabili – Romeo and Giulietta
“The Ridere”, Compagnia Aronica/Turconi
Nuova produzione Viandanti Teatranti

Stagione per bambini e famiglie

Domenica 7 novembre
“Che forma hanno le nuvole?”, Elea Teatro, 16.00

Domenica 12 dicembre
“Bobo, Babbo e il mistero di Natale”, C’è un asino che vola, 16.00

Domenica 16 gennaio
“I segni della strega”, Oplà Teatro, 16.00

In via di definizione:
“Bandiera, una narrazione danzata”, Compagnia dei Piccoli

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