BUSTO ARSIZIO – Vendevano diamanti a un valore superiore rispetto al costo di mercato. Nella truffa erano caduti centinaia di risparmiatori tra cui anche il cantante Vasco Rossi. E anche un gallaratese che aveva investito oltre 36mila euro per l’acquisto di tre pietre che valevano «circa la metà di quanto pagato», spiega l’avvocato Pietro Romano che assiste il gallaratese e che ieri, venerdì 24 novembre, ha vinto la causa intentata davanti al giudice del Tribunale Civile di Busto Nicola Cosentino contro Banca Aletti (parliamo di BPM).
Le vittime Vip
La banca è stata condannata a risarcire la differenza d’importo ad un cliente che (era) storico e che, negli anni, aveva fatto numerosi investimenti. Il caso, proprio per vittime eccellenti quali, appunto, Rossi, balzò agli onori della cronaca. E se il versante penale viaggiava verso il fronte della prescrizione, a Busto, quello civile ha dato soddisfazione a uno dei consumatori.
I piccoli risparmiatori
«Ho richiamato Agcom in diversi documenti – spiega l’avvocato Romano – La banca in ogni modo ha cercato di sottrarsi; si erano presentati quali meri mediatori. Per il giudice i fatti erano differenti. E ci ha dato ragione. Stiamo parlando – prosegue il legale – al di là dei vip coinvolti, di risparmiatori che hanno deciso di investire il denaro guadagnato in una vita di lavoro per garantirsi una vecchiaia dignitosa. Io credo in queste battaglie: non è vero che vince sempre il più forte. Vince, come deve essere, chi è nel giusto. Credo che sentenze come queste diano speranza a tanti».