In un capannone di Cairate la cassaforte dei pusher dei boschi: trovati 60 chili di hashish

CAIRATE – Il tesoretto dei pusher dei boschi nascosto in un capannone abbandonato di Cairate: due in manette. Sequestrati 60 chili di hashish. Gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Busto Arsizio, monitorando costantemente gli ambienti dello spaccio e consumo di droga in città e nel circondario, hanno ottenuto indicazioni su un flusso di rilevanti quantitativi di hashish con fulcro a Cairate. Gli accertamenti hanno consentito di restringere il campo delle ricerche ad un capannone semi abbandonato, al riparo da occhi indiscreti poiché raggiungibile solo percorrendo una via sterrata tra boschi e campi.

L’irruzione

I poliziotti di via Foscolo, con una serie di appostamenti hanno verificato l’insolito via vai intorno al capannone, con spostamenti di pacchi e sacchetti. Nella serata di ieri, lunedì 9 ottobre, poco dopo le 21.30 i poliziotti appostati hanno deciso di intervenire quando il capannone è stato raggiunto da due uomini a bordo di un Suv.

Due in manette

Mentre uno dei due faceva da palo all’ingresso, l’altro è entrato nella struttura iniziando a prelevare alcuni pacchi. A quel punto l’irruzione con il fermo di entrambi i presenti, cittadini marocchini di 47 e 32 anni, con permessi di soggiorno e residenti in zona. Non è stato difficile trovare all’interno del capannone numerosi panetti e ovuli di hashish, per un totale di circa 60 chili, oltre a 25 grammi di cocaina, bilancini e materiale per preparare e vendere la droga. I due insospettabili sono stati arrestati e, d’intesa con il Pm di turno della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, portati in carcere.

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