Legnano apre 2 sportelli di microcredito con la Fondazione Welfare Ambrosiano

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LEGNANO – Due sportelli per raccogliere domande di microcredito per nuove fragilità sociali e di sostegno all’avvio di imprese. Gestiti da quattro volontari, apriranno da novembre a Legnano nelle sedi di Cisl (via XXIX Maggio) e Fcto-Fondazione comunitaria Ticino Olona (via Gilardelli 21) e sono il frutto dell’accordo triennale tra Comune e Fwa-Fondazione Welfare Ambrosiano presentato oggi, martedì 10 ottobre, e finalizzato a contrastare forme di disagio economico temporaneo.

Intercettare i nuovi bisogni sommersi

Come osservato dal vicesindaco Anna Pavan, assessore al “benessere e sicurezza sociale”, «l’iniziativa segue quella avviata dal Comune con Fcto per chi aveva perso il lavoro o era cassintegrato in seguito all’emergenza Covid. Il fondo disponibile era stato poi implementato durante la crisi energetica, ma rimaneva una inizizativa contenuta. Ora invece ampliamo le possibilità per i cittadini in difficoltà, interessando un target che non vediamo e a cui non diamo risposte. C’è un bisogno sommerso – ha aggiunto Pavan – difficile da quantificare e da raccogliere, anche attraverso intermediazioni».

«Con il Covid – ha confermato il presidente di Fcto, Salvatore Forte – è nata una categoria sociale che prima non esisteva, i nuovi poveri: persone in momentanea difficoltà. Ne aiutammo 22 con prestiti erogati grazie ai 43.000 euro messi a disposizione dal Comune, creando un rapporto di empatia con i beneficiari perché era importante che quei soldi entrassero in circolo, permettendo in seguito di aiutare altri».

Ente generato dai sindacati

Per Heidi Ceffa, direttrice generale di Fondazione Welfare Ambrosiano (nella foto in alto, al centro; a destra, Pavan; a sinistra, l’assessore alla “quotidianità” Monica Berna Nasca) «il microcredito è uno strumento potente di sostegno al reddito, ma che va gestito da chi conosce le regole, con pro e contro. Non risolve ma aiuta ad affrontare il problema; soprattutto, evita che la difficoltà economica diventi cronica. C’è un mondo di cittadini che guardano con ritrosia o vergogna per la prima volta al sostegno pubblico, ma che hanno solo bisogno di ritrovare equilibrio perché capaci di gestirsi».

Nell’ultradecennale esperienza della Fondazione, nata nel 2009 su volontà di Cgil, Cisl, Uil, Comune di Milano, Città metropolitana e Camera di Commercio, Ceffa citi ad esempio coniugi separati, lavoratori che non ottengono l’anticipo della cassa integrazione, persone che non hanno i soldi per versare la cauzione quando cambiano casa. In genere, si tratta di persone tra 45 e 50 anni che possono essere disoccupati, precari o lavoratori autonomi all’inizio di un’attività in proprio dopo essere stati espulsi dal mondo del lavoro.

Ceffa: «Strumento di welfare innovativo»

«Quello che diamo – ha spiegato Ceffa – è uno strumento totalmente garantito dalla nostra Fondazione che serve solo per le spese necessarie della famiglia, non per le vacanze: non siamo una finanziaria, ma diamo un sostegno finanziario innovativo e vincolato alla presentazione dei documenti di spesa. In più, affianchiamo servizi per far fronte a problematiche e bisogni che non sono solo economici: per questo è importante aprire sportelli sul territorio, così da fare rete con enti e associazioni in loco. Legnano si è dimostrata una città attenta e lungimirante rispetto a questi strumenti di welfare».

Ad oggi, in 12 anni Fwa ha erogato 4,5 milioni di microcredito sull’intero territorio della città metropolitana con una forte concentrazione a Milano, a fronte di richieste per 7 milioni; ha inoltre accompagnato circa 500 partite Iva a creare un’impresa. I prestiti (in media di 6.000 euro) sono erogati con un tasso d’interesse del 2,75% senza prendere in considerazione l’Isee e vanno restituiti in 5 anni, con uno di preammortamento. «La differenza – ribadisce Heidi Ceffa – la fa il percorso di accompagnamento. Se si ricrea nel tempo una situazione di difficoltà, vanno analizzate le capacità di autogestione economica della persona: è così che abbiamo via via ridotto l’insolvenza».

Ecco gli aiuti disponibili

Fra le iniziative principali di Fwa: Tèlos, opportunità rivolta in particolare ai beneficiari più fragili dei servizi di Fwa (disoccupati e working poor) per ripensare la propria identità professionale, riscoprire e valorizzare competenze e risorse che già si possiedono, guardare al mercato del lavoro in una nuova prospettiva; Credito Solidale: microcredito per spese familiari primarie da 2 a 10.000 euro; Partita AttIVA: microcredito per lavoratori indipendenti per sostenere il loro progetto professionale e i loro investimenti materiali e immateriali (attrezzatura, licenze, certificazioni professionali, formazione) con un prestito agevolato che può arrivare fino a 15.000 euro; Mentoring per avvio d’impresa: il team della Fondazione e i suoi mentor affiancano chi ha un’idea d’impresa per valutare in maniera esaustiva la sostenibilità e preparare un business plan in grado di agevolare l’accesso al microcredito. Il team rimarrà al fianco dell’imprenditore anche nelle fasi successive alla nascita dell’impresa perché riesca ad affrontare in modo più consapevole le difficoltà e gli imprevisti legati allo sviluppo di ogni nuovo business; “Riparto da zero”, rivolto a chi è in una condizione di sovraindebitamento. La Fondazione, con la collaborazione di esperti e avvocati, dà assistenza e consulenza mirata per verificare le condizioni di accesso a una delle procedure previste dalle normative in vigore in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e per predisporre la domanda. 

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