Camera di Commercio, Fabio Lunghi ai saluti. «Varese eccellenza nazionale»

VARESECinque anni difficili, in cui è capitato di tutto, dalla pandemia agli effetti della guerra fino a inflazione e caro energia. «Non sono stati certo come me li immaginavo», confessa Fabio Lunghi, presidente uscente della Camera di Commercio, nello stilare il bilancio di fine mandato appena prima dell’ultimo consiglio camerale. Ma i risultati positivi non sono mancati, con Varese capace di lanciare progetti pilota di successo a livello nazionale. E nel futuro ci sono altri obiettivi ambiziosi, come una grande comunità energetica rinnovabile a Malpensafiere.

Tanti risultati

A dimostrazione del fruttuoso lavoro svolto in questo quinquennio la corposa documentazione consegnata alla stampa in occasione della conferenza di saluto organizzata per il pomeriggio di oggi, giovedì 12 gennaio: una presentazione in 60 slide che fotografano e analizzano le attività portate avanti dall’ente camerale. Si parte dal 2018, con il valore record di 10 miliardi e 570 milioni di euro per l’export varesino. L’anno seguente un altro primato, sul fronte turistico, con 1 milione e 430mila arrivi (e 2 milioni e 246mila presenze). Il 2020 è l’anno che cambia tutto, con il Covid e il lockdown. Situazione a cui la Camera di Commercio risponde con misure straordinarie di sostegno alle imprese varesine e mettendo a disposizione Malpensafiere come hub vaccinale. Il 2021 è l’anno del rilancio con il valore aggiunto provinciale che supera i 24 miliardi e l’export che mette a segno un nuovo record: 10 miliardi e 789 milioni. L’anno appena concluso è stato invece caratterizzato dalla crisi energetica. Un quadro complesso a cui la Camera varesina ha voluto reagire investendo sullo sviluppo. «Abbiamo lavorato sulla reputazione di un territorio che dovrà avere il coraggio di fare uno scatto e di rimettere in gioco i capitali dormienti», ha sottolineato il presidente uscente.

Eccellenza nazionale

Nelle sue parole c’è poi l’orgoglio di aver contribuito alla crescita della reputazione di Varese in ambito italiano e oltre. «Nel sistema camerale siamo un’eccellenza a livello nazionale e tanti nostri progetti sono stati presi come best practice, come la Varese Sport Commission. Lascerò stasera dopo l’ultimo consiglio camerale con la coscienza a posto, con una grande emozione e con grande felicità, perché è stata per me un’esperienza incredibile». Lunghi ha voluto sottolineare anche come i risultati a sostegno delle imprese siano stati raggiunti nonostante il dimezzamento dei diritti camerali, passati da 12 a 6 milioni nel giro di tre anni. Ha poi rimarcato il lavoro sul patrimonio dell’ente: «È una Camera solida che può fare progetti per il futuro». Tra questi uno è imminente: la ristrutturazione di Ville Ponti, che a breve chiuderà per un anno per lavori. L’altro è relativo a Malpensafiere, con l’obiettivo di far nascere una comunità energetica rinnovabile che diventerebbe tra le più grandi del Nord Italia: sui tetti del centro fieristico si potrebbero produrre fino a 1,3 gigawatt.

Il futuro

Lunghi nel lasciare la presidenza ha ringraziato il segretario generale Mauro Temperelli e tutta la dirigenza e lo staff della Camera di Commercio, ma ha anche voluto sottolineare la grande collaborazione avuta con le associazioni di categoria del territorio. Quindi un pensiero per chi lo sostituirà. «Gli auguro di impegnarsi e di sapere ascoltare tutti ma anche di avere il coraggio di prendere decisioni. Sono certo che il mio successore sarà una persona capace di interpretare le esigenze degli stakeholder e del territorio». Sul suo di futuro invece non si è espresso, in chiaro segno di rispetto istituzionale per l’incarico che sta per lasciare. Le voci che girano da tempo nel mondo politico varesino danno ormai per certa una sua candidatura alle regionali a supporto di Attilio Fontana: si saprà di più nelle prossime ore con la scadenza per la presentazione delle liste fissata per il weekend.

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