Candeline in casa Pro Patria: auguri mister Javorcic, l’angelo dei tigrotti

Javorcic
Turotti-Javorcic-Testa: la nostra vera Pro Patria

BUSTO ARSIZIO – Festa grande in casa Pro Patria, a poche ore dal lunch match con la Carrese (domenica 24 gennaio, ore 12.30, allo stadio Carlo Speroni con diretta Sky 252 e con la Pasticceria Magni e l’Assicurazione Claudio Bianchi & C. come match sponsor). Grazie agli amici di www.bustocco.it, il sito per eccellenza di tutti i tifosi della Pro Patria online dal 18 febbraio 2002 (una sorta di record targato Busto Arsizio e portato avanti dal grande cuore biancoblù), oggi – domenica 24 gennaio – celebriamo con una scheda ad hoc il compleanno del tecnico croato dei tigrotti Ivan Javorcic, nato a Spalato 42 anni fa. Tecnico fa i più apprezzati di sempre della storia biancoblù che si inserisce non a caso nel solco degli allenatori tigrotti della Mittleuropa come Kutik e Bekey, importantissimi negli anni 20 e 30 del secolo scorso per la crescita della Pro Patria. E soprattutto di quel filone istriano-dalmata che tanto ha dato ai colori biancoblù con Kregar, Bonivento, Giacchetti, Belcastro, Gimona e i due Campioni del Mondo, Vidal e Variglien, quest’ultimo anche come allenatore in Serie A, nei primi anni 50.

La carriera da calciatore

Ivan Javorcic Muove i primi passi da calciatore nell’Hajduk Spalato. Durante un torneo giovanile, viene visionato dall’allora allenatore del Brescia, Edy Reja. Poco più che 17enne Ivan (nazionale Under 21 della Croazia) nel 1996 raggiunge le “rondinelle”, per un periodo di prova, per essere poi inviato in prestito al Mosor Žrnovnica, a pochi chilometri da Spalato, nella seconda serie croata.
Nel campionato 1997-98, Javorcic fa il suo esordio in Serie A subito da titolare, con la maglia del Brescia l’8 febbraio 1998 nella gara disputata a “Marassi” contro la Sampdoria. Diventa titolare fisso in campo anche negli incontri con la Juventus e con l’Atalanta, spesso andando a formare il centrocampo biancazzurro con Andrea Pirlo suo pari età (e poi reincontrato al corso di Coverciano), i gemelli Filippini e Aimo Diana.  A fine stagione saranno 12 le presenze, con un gol realizzato, nella gara Udinese-Brescia, chiusa sul punteggio 3-1. Nell’annata successiva le presenze sono 13, ma in serie cadetta. Nel 1999-00, sempre in Serie B con i bresciani scende in campo 23 volte. Chiude la sua esperienza a Brescia giocando in tutto 49 gare. Passa poi al Crotone (8 presenze in Serie B), e quindi nel 2001-02 al Treviso in C1: due annate segnate da vari problemi fisici che ne condizionano il rendimento e l’utilizzo.Nel 2002-03 passa all’Atalanta in Serie A, ma senza mai calcare il terreno di gioco.

L’infortunio

Nel campionato 2003-04 è all’Arezzo in C1, dove il 23 maggio 2004, a soli 25 anni di fatto chiude la sua carriera da calciatore, a seguito di un brutto incidente di gioco durante la partita Rimini-Arezzo. Subisce il trapianto di menisco esterno – primo calciatore professionista sottoposto ad un tale intervento – ritorna in campo dopo 29 mesi (due anni e mezzo) di stop, con il Pizzighettone in serie C1, dove scende in campo 16 volte nella stagione 2006-07. Altre operazioni e problemi fisici vari, lo vedono saltare completamente l’annata 2007-08. Nella campionato 2008-09, è alla Feralpi Lonato in Serie D, raccogliendo solo 9 presenze. Dopo cinque operazioni subite al ginocchio, l’ultima nell’aprile 2009, e anche a causa di problemi cronici alla cartilagine, chiude ufficialmente la sua carriera da calciatore a soli 30 anni.

La carriera da allenatore

Da agosto 2009, inizia a lavorare nel settore giovanile del Brescia, con i Giovanissimi Nazionali; poi con la formazione “Berretti” per due campionati e quindi con la “Primavera”, per un totale di sei stagioni con i biancazzurri. Il 15 dicembre 2014 viene promosso ad allenatore della prima squadra bresciana a seguito dell’esonero di Ivo Iaconi; dal gennaio 2015 ne diventa vice, lasciando l’incarico a Salvatore Giunta, in quanto sprovvisto del patentino necessario richiesto dalla Lega Calcio per poter allenare una squadra di Serie B. Il 31 gennaio, a seguito di due sconfitte, viene esonerato insieme a Giunta e sostituito da Alessandro Calori.
Il 27 ottobre 2015 diventa il nuovo allenatore del Mantova, in Lega Pro, subentrando all’esonerato Riccardo Maspero. Prende la squadra al quint’ultimo posto in classifica, con 8 punti raccolti in altrettante gare disputate. Il 14 marzo 2016 viene esonerato e sostituito da Luca Prina, dopo un ruolino di marcia fatto di 18 partite, con 15 punti in conquistati, frutto di due sole vittorie, nove pareggi e sette sconfitte. Squadra lasciata al terz’ultimo posto in classifica con 23 punti, a 5 lunghezze dalla salvezza diretta a 8 giornate dal termine.

L’Angelo della Pro Patria

Arriva come tecnico della Pro Patria, dopo le dimissioni di Bonazzi, su segnalazione di Enrico Dalè, stretto collaboratore di Turotti, nella giornata di Pasqua, il 16 aprile 2017. Il Lunedì dell’Angelo è già sul campo dello “Speroni” a dirigere il suo primo allenamento dei tigrotti. Guida la squadra per le restanti 3 partite di campionato di Serie D e nella gara play-off con il CilivergheMazzano, trovando la conferma per la stagione successiva.

Promozione e scudetto

Il 6 maggio 2018 porta la squadra alla promozione in Serie C e il 2 giugno vince lo scudetto di Serie D.
Nel campionato 2018-19 in Serie C, porta la Pro all’ottavo posto finale, con l’approdo ai play-off dove viene eliminata dalla Carrarese in gara secca, giocata in trasferta (con traversa di Mora sullo 0-0 e commovente applauso finale sotto la curva dei tanti tifosi bustocchi giunti in Toscana). Raccogliendo consensi unanimi, per la qualità del gioco espresso, il 18 ottobre 2018 gli viene consegnata da Gianpaolo Dosselli, la Panchina d’oro degli allenatore bresciani, direttamente sul campo dello Speroni.
Per la stagione 2019-20 è ancora sulla panchina tigrotta, per la sua terza annata consecutiva: evento che nella storia biancoblù non si verificava da oltre 40 anni, dai tempi del compianto Lello Crespi.
Per il campionato 2020-21 è sempre il trainer della Pro Patria, per la sua quarta annata consecutiva, un vero e proprio record nella storia del sodalizio bustocco.

I numeri

Ad oggi sono 128 le sue panchine consecutive alla guida della Pro Patria, con 59 vittorie, 39 pareggi e 30 sconfitte: 9 sono quelle nelle gare di Coppa Italia. Attualmente è quarto posto nella classifica degli allenatori tigrotti con Regalia (terzo a 144 panchine) e Magni (secondo a 156).

Pro Patria, tutti i gol del girone d’andata. Il video

Pro Patria Javorcic auguri – MALPENSA 24