Cardano, lavori in via Cervino. Proto: «Suriano (FdI) non rispetta il codice etico»

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CARDANO AL CAMPO – C’è un conflitto di interessi dell’assessore all’Istruzione Meri Suriano (Fratelli d’Italia) in merito al cantiere in corso in via Cervino a Cardano al Campo? E’ quello che ha chiesto Vincenzo Proto (Progetto Cardano) durante l’ultimo consiglio. Ma l’amministrazione del sindaco Maurizio Colombo non ha risposto, trincerandosi dietro alla spiegazione tecnica del segretario comunale «per colmare una evidente lacuna politica». Il consigliere d’opposizione ha infatti sottolineato, stigmatizzando, che «il principale esponente di Fratelli d’Italia a Cardano non applica il codice etico».

Conflitto d’interessi 

A paventare un possibile conflitto di interessi in merito al cantiere davanti alle scuole Ada Negri fu proprio la stessa Suriano che in consiglio comunale lo scorso settembre si astenne dal votare il bilancio che stanziava le risorse per l’intervento. Giustificò così la sua scelta: «Pur condividendo nel merito l’intera delibera ritengo opportuno astenermi in quanto sono proprietaria di un terreno in parte confinante con l’area della scuola oggetto di intervento. Non avrò alcun beneficio o vantaggio dall’opera pubblica ma, per evitare un potenziale pericolo di interesse, ritengo opportuno, come confinante della proprietà comunale, optare per un voto di astensione». Peccato però che due mesi dopo, quando il progetto è stato approvato in giunta, Suriano si è comportata in modo opposto e ha votato a favore il punto.
A quel punto, tramite l’interrogazione Proto le ha voluto chiedere pubblicamente se la sua presenza sia stata valutata e ritenuta compatibile con il vigente codice etico e di trasparenza della città di Cardano al Campo.

Il codice etico 

Suriano però non ha risposto. Ha lasciato parlare il segretario comunale, motivando il voto in giunta come dettato da motivi di «efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa». Ha anche aggiunto che il codice etico, di cui il Comune di Cardano è provvisto ha efficacia soltanto per chi vi aderisce. E siccome né Suriano né nessun altro componente di maggioranza lo avrebbe sottoscritto (eccezion fatta per il vicesindaco Valter Tomasini che al momento della sua introduzione nel 2015 sedeva già in aula come consigliere d’opposizione), non produce effetti.
Un fatto gravissimo, secondo Proto. Il codice etico approvato in consiglio comunale nel 2015 prevede infatti la piena trasparenza patrimoniale dei consiglieri comunali, bandisce il conflitto d’interessi tra il ruolo pubblico e la propria attività professionale, combatte qualsiasi pressione indebita o indebiti vantaggi per gli amministratori cardanesi. Ma è carta straccia se chi governa non lo firma. Ed è quello che sta succedendo a Cardano. 

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