CARDANO AL CAMPO – Non è ancora iniziato il restyling del municipio di Cardano al Campo. Ma già lievitano i costi a seguito della variazione di bilancio approvata durante l’ultima seduta di consiglio comunale con il voto contrario delle minoranze. E non è nemmeno destinata a essere l’ultima. Duro l’affondo di Vincenzo Proto (Pd): «Un intervento monco che lascerà una pesante eredità alla futura amministrazione».
I costi lievitano
Ai 580mila euro preventivati, di cui 500mila euro ottenuti da Regione Lombardia attraverso i fondi del Pnrr, ne sono infatti già stati aggiunti ulteriori 25mila per i traslochi e 10mila per la sistemazione degli uffici che verrano dislocati nella Paolo VI. E non è finita qui. «Mancano l’adeguamento dell’anticendio, la sistemazione del primo piano e gli arredi», dice Proto. «L’attuale amministrazione inizia questo lavoro, tra l’altro sotto elezioni, perché il cantiere dovrà aprire entro il 15 maggio pena la perdita del finanziamento, ma il prossimo sindaco dovrà subito stanziare ingenti risorse, al momento non quantificabili, per completare l’intervento. Ho ribadito che la mancanza di programmazione e di risorse certe su un’opera così importante lascia una pesante eredità a chi verrà dopo la giunta di Maurizio Colombo».
La mozione sulla disabilità
Durante la stessa seduta il consigliere di minoranza ha ritirato la mozione dedicata alla disabilità, affinché continui a essere garantita a Cardano l’erogazione dei servizi nonostante il Fondo Sociale Regionale veda da anni un progressivo decremento. Proto spiega il motivo: «Ho condiviso con il sindaco la problematica. Anche per loro i tagli di Regione Lombardia meritano di essere discussi in una Commissione ad hoc che valuti le ricadute sul sostegno ai disabili gravi e gravissimi e sui servizi che secondo Regione Lombardia dovrebbero essere espletati dai Comuni, senza che poi di fatto ci siano risorse e professionalità adeguate. L’obiettivo è arrivare alla stesura di un documento da inviare in Regione condiviso alla unanimità».