CARDANO AL CAMPO – Nell’anno scolastico appena concluso le proteste dei genitori a Cardano al Campo hanno accompagnato l’intero periodo invernale per il gelo nelle classi della primaria Ada Negri e della scuola d’infanzia Munari. Un disservizio che l’amministrazione comunale non vuole che si ripeta quando le temperature torneranno a scendere. Per questo motivo la giunta di Maurizio Colombo ha approvato un progetto di fattibilità da 285mila euro per i lavori di ristrutturazione degli impianti termici.
Lavori in estate
Il tempo stringe perché, come spiegava mesi fa l’assessore ai Lavori pubblici Franco Colombo, si tratta di interventi che si possono effettuare soltanto a scuole chiuse. E anche nella delibera di giunta, si sottolinea che «è opportuno procedere con sollecitudine».
All’Ada Negri serviranno 145mila euro per il ripristino del funzionamento dell’impianto di climatizzazione invernale associato ad una riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti dovute ai componenti obsoleti e poco efficienti. Per poter intervenire alle scuole di Cardano Sud si dovrà abbandonare il vecchio circuito corrente sotto il pavimento del piano seminterrato e costituirne un nuovo corrente a soffitto, da collegare alle colonne verticali esistenti, corredato dalla formazione di opportuni cassonetti in cartongesso per la copertura delle nuove tubazioni. Inoltre, al fine di realizzare un miglior confort e un utilizzo efficiente delle risorse, è prevista l’installazione di testine termostatiche manuali sui termosifoni. Al fine di consentire una corretta gestione delle portate si prevede infine l’installazione di una pompa di circolazione a giri variabili in centrale termica dedicata al circuito della scuola.
L’asilo più moderno
Nonostante sia l’ultima struttura scolastica costruita in città – risale ai primi anni del 2000 – è già tempo di stanziare 140mila euro per sistemare i problemi di temperatura all’interno dell’asilo di via San Francesco. Gli interventi previsti proveranno a risolvere le criticità insorte, ovvero che i componenti meccanici dell’impianto esistente, non consentendo di tenere separata l’acqua del circuito primario e secondario, hanno comportato il fatto che le impurità danneggiassero le caldaie esistenti, di cui si prevede la sostituzione. Sono inoltre state rilevate delle perdite nella rete di distribuzione ad alta temperatura.