CARDANO AL CAMPO – Chiamano i carabinieri per denunciare il vicino molesto: finiscono in manette per resistenza a pubblico ufficiale. E’ accaduto nella notte tra ieri, lunedì 15, e oggi, martedì 16 novembre. I protagonisti della vicenda sono una coppia di mezza età: lei albanese, casalinga-artigiana, lui percettore di reddito di cittadinanza. Marito e moglie vivono a Cardano al Campo, così come l’anziana madre di lui.
L’anziana e il vicino molesto
E’ quest’ultima ad aver segnalato al figlio le (presunte) molestie da parte del vicino il quale bussa alla porta dell’anziana infastidendola. Nella serata di ieri la coppia ha quindi deciso di affrontare il problema. Presentandosi all’uscio del “bussatore” seriale. La coppia ha immediatamente rivelato di non avere intenzioni distensive iniziando ad aggredire verbalmente il vicino della pensionata il quale, fiutata l’aria, non ha mai aperto la porta di casa. La coppia, già molto agitata, si è rivolta dunque ai carabinieri chiedendo un intervento contro il vicino in questione.
Calci, pugni e sputi
Quando i militari sono arrivati sul posto, però, la moglie si è scagliata contro gli uomini dell’Arma. Una vera e propria furia al grido di «Ho già ucciso un uomo in Albania non ho paura di voi e non riconosco la legge italiana» (non risultano omicidi a carico della donna) ha iniziato a colpire i carabinieri. Uno dei militari è stato raggiunto da un violento calcio in pancia (sei giorni di prognosi), ad un collega è stata invece strappata la mascherina prima e sputato addosso poi. Non paga la donna si è scagliata anche contro l’auto di servizio danneggiandola. Il marito, che inizialmente cercava di calmare la consorte, una volta capito che i carabinieri avrebbero portato la moglie in caserma si è a sua volta scagliato contro le divise menando calci e pugni. Entrambi sono stati arrestati dai carabinieri d’intesa con il pubblico ministero di Busto Arsizio Francesca Parola. L’arresto è stato convalidato nella mattinata di oggi dal giudice del tribunale di Busto Arsizio Nicoletta Guerrero.