CasaPound inaugura la sede di Legnano: contestazioni dei Telos. «Qui per restare»

LEGNANO – CasaPound inaugura la sede di Legnano: «Da qui porteremo avanti le nostre battaglie per il territorio. Per l’Alto Milanese e il basso varesotto». Tensione con i ragazzi del centro sociale Telos di Saronno che oggi, sabato 17 novembre, hanno sfilato in corteo per protestare contro l’apertura di un presidio territoriale del gruppo appartenente alla destra più estrema. Il corteo fermato dal massiccio schieramento di poliziotti e carabinieri posizionato all’ingresso di via Volta e all’imbocco di via Cantù, dove era in corso, dalle 17 l’inaugurazione.

«Siamo qui per restare»

Alla fine è volato soltanto qualche insulto pesante: Telos e militanti di CasaPound non sono mai entrati in contatto. Il corteo non è stato sciolto ma indirizzato verso la zona dell’Esselunga. Lì i ragazzi si sono poi dispersi, anche se l’allerta, vista la tensione più che palpabile, resta alta. Nei giorni scorsi erano insorti sia i sindacati che la sezione territoriale dell’Anpi contro l’arrivo di CasaPound in città: «Se ci attaccano – ha detto Davide Di Stefano, della direzione nazionale del movimento di estrema destra – significa che ci temono». La presa di posizione ha strappato un lungo applauso ai presenti: un centinaio circa i militanti arrivati in via Cantù. «Questa sezione è motivo d’orgoglio – ha detto Di Stefano – Nessun altro partito in Italia si autofinanzia come invece facciamo noi. La Gorgonica (questo il nome della sezione) è frutto del lavoro e della fatica dei militanti. Siamo qui per restare. Ormai delle nostre nuove sezioni abbiamo perso il conto: sono 130 o 140 in tutta Italia».

«Pronti per le elezioni europee»

Al fianco di Di Stefano era presente Angela De Rosa, ex candidata alla presidenza della Lombardia e membro di CasaPound Italia Milano. «Le nostre sedi non vengono mai chiuse. Se ne apriamo una è perché sappiamo di avere la forza di portare avanti il nostro progetto politico – ha detto De Rosa – Non siamo un gruppo di amici al bar per bere una birra. Siamo una comunità organica di destino. Da qui condurremo le nostre battaglie, porteremo avanti i nostri ideali. E’ un lavoro lungo ma efficace». Sul piatto ci sono immigrazione: «Non bastano i rimpatri, non basta fermare gli sbarchi e impedire gli attracchi alle Ong», ci sono le prossime elezioni europee: «Dove saremo candidati. CasaPound è l’unico partito che ha detto chiaramente come l’Italia debba uscire dall’Europa», c’è «Il vero sovranismo. Il nostro. Con l’attuale Governo ci sono dei punti di contatto ma – ha detto Di Stefano – Ma non basta. Non ci interessa il consenso immediato basato sull’onda delle polemiche: noi lavoriamo per mettere radici. Con sedi fisiche, non attraverso i social network. E questa sede sarà punto di riferimento per tutto il territorio».

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