BUSTO ARSIZIO – Via tutti gli incarichi politici a Francesco Attolini, storico militante di Fratelli d’Italia e amministratore unico di Agesp Energia, dopo la polemica sull’immagine di una montagna da cui si staglia il profilo del dittatore nazista Adolf Hitler, pubblicata sui social. Lo ha deciso il coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni, l’onorevole Andrea Pellicini: i “Fratelli” si dissociano dall’immagine pubblicata e lo scaricano. «Non c’è spazio per atti di questo tipo, nemmeno se fatti per scherzo o superficialità – spiega Pellicini – hi sbaglia va immediatamente fermato». E ora Attolini non è più commissario a Samarate né membro della commissione disciplinare di FdI.
La nota del Provinciale di FdI
Non posso che dissociare Fratelli d’Italia dall’immagine oggi pubblicata da Francesco Attolini su Facebook. Per chi è impegnato in politica, non vi è spazio per atti di questo tipo, nemmeno se fatti per scherzo o superficialità. Per questo motivo, dopo averlo sentito, ho revocato Attolini dal suo incarico di Commissario di Fdi a Samarate. Mi spiace davvero perché Francesco stava lavorando bene e con grande impegno sul territorio. A breve avrebbe portato il partito locale a congresso. In questi casi, però, Fratelli d’Italia è inflessibile e chi sbaglia va immediatamente fermato.
Sarà poi Attolini a spiegare le motivazioni di questa sua pubblicazione anche nelle competenti sedi del nostro partito.
Andrea Pellicini
Coordinatore provinciale Fdi
E a Busto?
E se Varese è «inflessibile» e butta a mare lo storico militante Attolini, Busto ancora riflette sulle conseguenze riguardo all’incarico di amministratore in Agesp Energia, in un momento delicato per la società impegnata nella transizione verso la vendita delle quote di maggioranza al gruppo Acinque. Per ora il sindaco e i partiti di centrodestra restano in silenzio, in attesa del vertice di maggioranza già convocato per stasera, 9 ottobre, che sarà anticipato da un confronto ristretto tra i segretari e i capigruppo. Si vocifera che ad Attolini sia già stato chiesto di rassegnare le dimissioni entro domani, 10 ottobre. E pensare che sarebbe stato in procinto di diventare presidente con il nuovo assetto societario con l’ingresso di Acinque.