Pochi controlli? Il comandante dei vigili: «Da Casorate Aperta polemica sterile»

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CASORATE SEMPIONE – «Una polemica sterile, fatta senza conoscere la realtà e senza aver chiesto un confronto per sapere le reali esigenze della polizia locale». Lo dice il comandante Antonino Tomaselli, in servizio a Casorate Sempione e Arsago Seprio da solo tre settimane. Ma già chiamato in causa per «fare chiarezza». Il riferimento va alle recenti dichiarazioni del consigliere d’opposizione Gianluigi Poli (Casorate Aperta), che in una nota ha sottolineato che «il controllo del comportamento degli automobilisti, dei ciclisti, dei pedoni non c’è».

Lavorare in sicurezza

La replica non si fa attendere. «Le accuse fatte non sono giuste», dice il comandante della polizia locale. «Sono appena arrivato e ci sono problemi organizzativi che riguardano la necessità di ottenere, da parte di altri enti, le giuste autorizzazioni per poter operare». Infatti, spiega, «i controlli di polizia stradale devono essere effettuati con tutte le sicurezze del caso. Sono appena entrato in servizio e ora si deve attendere che la prefettura rilasci l’atto di decreto di pubblica sicurezza utile per armare gli agenti». Insomma, «senza questo documento non si possono svolgere le attività restando tutelati». Ecco perché «tutti i controlli, seguendo le programmazioni, partiranno con costanza non appena verranno rilasciati i permessi. nel frattempo svogliamo già, anche appiedati, i vari giri per il paese».

«Dichiarazioni qualunquiste»

Attualmente, precisa Tomaselli, «l’organico è composto da sei agenti, tre a Casorate e tre ad Arsago». A cui si aggiunge l’ufficiale, ovvero proprio il comandante. Che invita «tutta la comunità e i vari rappresentanti delle associazioni, così come delle istituzioni, a discutere dei problemi negli uffici o utilizzando i canali ufficiali. Oppure anche in aula, sarò a disposizione per rispondere alle varie istanze».
Per il sindaco Dimitri Cassani, quelle di Poli sono «dichiarazioni qualunquiste e non circostanziate: non rispondono nemmeno al vero». E aggiunge: «Gli agenti sono in giro sempre, sia per prevenire che per sanzionare. Perché è anche una mia priorità, da accompagnare alle attività d’ufficio che sono imprescindibili».

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