Lettere in Rsa a Cassano. Con il progetto “Nipoti di penna” i nonni non restano soli

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Nicoletta Stagni e Riccardo De Feo

CASSANO MAGNAGO – Essere vicini, anche da lontano. Conoscersi, anche senza essersi mai incontrati. La vecchia generazione a confronto con la nuova generazione. Si chiama “Nipoti di penna” ed è il progetto a cui ha aderito anche la casa di riposo Sant’Andrea di Cassano Magnago. Gli ospiti della rsa – come succede anche in altre parti d’Italia – dovranno solo aderire all’iniziativa, spiegare i propri interessi e aspettare il riscontro da parte di un “nipote”. Che, dal canto suo, condivide le stesse passioni: quanto basta per intrattenere uno scambio epistolare. Il resto vien da sé: due sconosciuti che si scoprono a vicenda, diventando speciali l’uno per l’altro.

Storie ed esperienza di vita

Il progetto è stato illustrato questa mattina nella casa di riposo di via Buttafava, per voce del consigliere Nicoletta Stagni (Lista Poliseno) che ha seguito fin dall’inizio i dettagli dell’iniziativa. «Può essere di giovamento per le persone anziane ricoverate nella struttura, soprattutto se sono sole», ha detto. «Ma può anche arricchire chi si propone come nipote, perché possono trovare un insegnamento dalle storie vissute dagli anziani, dalla loro esperienza. Si tratta di vita vera». Iniziativa che mette a confronto generazioni differenti, che cercano un legame fra di loro: «In un mondo in cui vince la tecnologia, il ritorno a carta e penna è entusiasmante».

Per il direttore della casa di riposto Sant’Andrea, Riccardo De Feo, si tratta di «un progetto interessante, anche la nostra dirigenza ha aderito con entusiasmo». Anzi, aggiunge, «hanno sottolineato che da tempo volevano proporre un’iniziativa simile. Sarà sicuramente un’occasione anche per le altre strutture».

Il progetto

Nipoti di Penna, come si legge sul sito ufficiale, promuove il dialogo tra anziani ospiti di case di riposo e persone che scelgono di scrivere una lettera. Gli anziani donano la possibilità, a persone sconosciute, di interagire, esprimendo il desiderio di iniziare una corrispondenza epistolare. Questo, indicando l’argomento di cui amerebbe parlare. Gli educatori delle residenze pubblicano le richieste di amicizia degli anziani. Risponderà uno sconosciuto, che condivida le stesse passioni e che voglia iniziare una corrispondenza, con la consapevolezza che dall’incontro possa nascere una relazione speciale.

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