Crisi di maggioranza a Cassano, il sindaco si scusa e dice: «Non ce l’hanno con me»

Il sindaco Pietro Ottaviani

CASSANO MAGNAGO – «Dispiace, sì: è stato un consiglio comunale antipatico. Ma sono tranquillo, so che non ce l’hanno con me». Il sindaco Pietro Ottaviani predica calma e prende atto delle tensioni presenti in maggioranza. Ma scaccia la crisi. Al centro ci sono le questioni sollevate da Daniele Mazzucchelli, il consigliere ribelle che in aula, l’ultima volta, non ha risparmiato nessuno: si è simbolicamente spogliato dei colori della Lista Poliseno – gruppo di cui fa parte e prima forza che sostiene il sindaco – e si è comportato da indipendente per tutta la seduta. Lui e, con lui, il consigliere Roberto Saporiti. «Credo non si siano sentiti considerati. Mi scuso».

Le scuse

Il primo cittadino parte proprio da qui, dalle «scuse». Racconta: «L’ho detto ai miei consiglieri, sono stato superficiale nella valutazione delle mozioni presentate in aula». Durante la discussione dei punti all’ordine del giorno, «i temi importanti sono andati via lisci e si sono risolti in pochi minuti». Poi la bagarre: «Abbiamo perso ore a parlare dei documenti presentati: mi è dispiaciuto vedere Daniele reagire in quel modo. Ma lo capisco, riguarda il suo lavoro. Forse le motivazioni non sono state subito comprese. E quindi si è arrabbiato». Lo stesso per il confronto sulle sedute in streaming, «abbiamo sbagliato a non emendare il punto e a trovare una soluzione».

La crisi da scacciare

Scuse a parte, vanno valutati i prossimi passi. La crisi c’è o non c’è in maggioranza? «Non ce l’hanno con me, ci sono atteggiamenti che danno un pochino noia. Non si sono sentiti considerati, arrivando a chiudersi a riccio». Da un lato c’è Mazzucchelli, «una persona squisita, che studia: le acque si calmeranno e tornerà collaborativo». Dall’altro c’è Saporiti, «che insieme alla Protezione civile fa grandi cose». Anche se ora non è più coordinatore dei volontari, ruolo che non potrebbe nemmeno ricoprire visto che nel nuovo regolamento – da approvare al prossimo consiglio comunale – non è previsto che l’incarico sia affidato a un consigliere comunale. Al di là dei tecnicismi, però, restano ancora gli strascichi di una serata burrascosa: «La cosa peggiore è alzare i toni. Mi spiace che le persone mi fermino per strada chiedendomi cosa sta accadendo». E cosa sta accadendo? «Discussioni. Ma sono tranquillo».
Alla fine, Ottaviani scaccia la crisi. Ci prova, almeno: il banco di prova sarà inevitabilmente il prossimo consiglio comunale. Proprio dove i consiglieri dissidenti – Mazzucchelli e Saporiti. Ma anche Edoardo Franchin (Fratelli d’Italia) – stanno giocando la loro partita. Anche se non hanno ancora deciso da che parte segnare.

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